I figli di Berlusconi hanno ufficialmente accettato il testamento, prendendo il controllo di patrimonio e società

Una foto del 16 ottobre 2014 della famiglia Berlusconi: Eleonora, Silvio, Marina, Luigi, Barbara e Pier Silvio. (ANSA/LIVIO ANTICOLI/UFFICIO STAMPA )
Una foto del 16 ottobre 2014 della famiglia Berlusconi: Eleonora, Silvio, Marina, Luigi, Barbara e Pier Silvio. (ANSA/LIVIO ANTICOLI/UFFICIO STAMPA )

I cinque figli di Silvio Berlusconi hanno firmato lunedì pomeriggio nella Villa San Martino di Arcore i documenti con cui accettano pienamente il testamento del padre, Silvio Berlusconi, morto il 12 giugno. Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi non si sono avvalsi del beneficio d’inventario, strumento legale che consente di distinguere il patrimonio del defunto da quello dell’erede e che avrebbe molto allungato i tempi dell’esecutività del testamento. La famiglia Berlusconi in un comunicato ha sottolineato la «totale armonia» fra gli eredi e segnalato che Marina e Pier Silvio «assumono congiuntamente il controllo indiretto su Fininvest».

Il patrimonio lasciato da Silvio Berlusconi ai figli è stato stimato in 5 miliardi di euro, fra società quotate, investimenti immobiliari, titoli, opere d’arte e liquidità. Le società che fanno capo a Fininvest hanno una capitalizzazione di 2,8 miliardi, a cui si aggiungono le quote detenute da Mfe-Mediaset in altri gruppi (Ei Towers e ProSieben). Marina e Pier Silvio deterranno ciascuno circa il 26 per cento delle azioni, Barbara, Eleonora e Luigi il 16 per cento. Tra le clausole dell’accordo c’è un impegno a non modificare le quote possedute per i prossimi cinque anni: nessuno dei fratelli potrà quindi vendere le proprie partecipazioni in questo periodo di tempo.

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