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  • Mercoledì 30 agosto 2023

Un’azienda farmaceutica sta trasformando l’economia della Danimarca

Il successo di Novo Nordisk, che produce l'Ozempic, sta scombussolando il valore della corona e perfino il mercato dei mutui

(EPA/LISELOTTE SABROE DENMARK OUT)
(EPA/LISELOTTE SABROE DENMARK OUT)
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L’enorme successo della casa farmaceutica danese Novo Nordisk, nota soprattutto per la produzione dei farmaci Ozempic e Wegovy, sta trainando l’economia del paese: l’azienda ha una valutazione da quasi 400 miliardi di euro, tra le più alte in Europa, e il valore delle sue azioni continua a crescere. La forte richiesta dei suoi prodotti all’estero, in particolare, sta facendo salire il valore della valuta locale, la corona, rischiando di alterare l’equilibrio con l’euro stabilito da alcuni accordi internazionali.

Novo Nordisk è una multinazionale con sede a Bagsværd, vicino a Copenaghen, specializzata nella produzione di farmaci per il trattamento del diabete, dell’emofilia (ossia la mancanza di alcune proteine della coagulazione del sangue) e di altre malattie croniche. Negli ultimi anni l’Ozempic, un medicinale prodotto da Novo Nordisk, è diventato molto richiesto soprattutto negli Stati Uniti, finendo anche per essere usato in modo improprio. Sviluppato nel 2012 per trattare il diabete, come effetto collaterale può infatti portare anche a una rapida perdita di peso. Molti medici hanno quindi iniziato a prescriverlo a pazienti non affetti da diabete ma in sovrappeso, oppure interessati a perdere peso rapidamente e senza troppi sforzi. Più di recente Novo Nordisk ha introdotto sul mercato il Wegovy, un farmaco con lo stesso principio attivo dell’Ozempic – la semaglutide – ma studiato in modo specifico per trattare l’obesità.

Negli anni alcune celebrità hanno ammesso più o meno esplicitamente di fare uso di Ozempic o Wegovy per controllare il peso, tra cui l’imprenditore Elon Musk, e sono state diffuse molte voci secondo cui alcuni cambiamenti repentini nella forma fisica di attrici, attori o cantanti sarebbero legati all’uso di Ozempic. La discussione sui giornali e sui social network ha alimentato la richiesta dei farmaci di Novo Nordisk in vari paesi, tra cui gli Stati Uniti e il Regno Unito, tanto che alcuni pazienti realmente affetti da diabete o in forte sovrappeso – che quindi devono usarli per ragioni che vanno al di là dell’estetica – hanno difficoltà a trovarli. I problemi sono arrivati anche in Italia: lo scorso marzo l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) aveva diffuso una nota in cui informava i medici che «l’aumento della domanda di Ozempic ha portato a carenze che si prevede continueranno per tutto il 2023».

– Leggi anche: C’è carenza di un importante farmaco contro il diabete

Intanto, l’enorme popolarità dell’Ozempic e del Wegovy ha fatto crescere enormemente le attività e gli affari di Novo Nordisk. Il valore delle sue azioni è salito del 34 per cento dall’inizio del 2023, portando l’azienda a raggiungere una valutazione da oltre 385 miliardi di euro: il valore più alto tra le società europee quotate in Borsa dopo quello del gruppo francese del lusso LVMH. Inoltre, anche se i due parametri non sono direttamente collegati, la valutazione dell’azienda ha superato l’intero prodotto interno lordo della Danimarca, pari a circa 370 miliardi di euro (il Pil dell’Italia è di quasi duemila miliardi di euro). Nella prima metà del 2023 Novo Nordisk ha riportato profitti per 5,2 miliardi di euro, sostenuti soprattutto dalla richiesta dell’Ozempic e del Wegovy. Di conseguenza, le attività di Novo Nordisk stanno avendo una forte influenza sull’andamento economico del paese.

Jonas Dan Petersen, un consulente dell’Agenzia statistica danese, ha detto al New York Times che nel 2022 due terzi della crescita economica della Danimarca erano attribuibili al settore farmaceutico, di cui Novo Nordisk è di gran lunga il principale rappresentante. Nei primi tre mesi del 2023 l’economia danese è cresciuta dell’1,9 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, di cui l’1,7 per cento per merito del settore farmaceutico. Per evitare rappresentazioni fuorvianti e dare un’idea realistica della situazione economica del paese, le autorità danesi stanno valutando la possibilità di pubblicare una serie di statistiche economiche che separino i risultati di Novo Nordisk da quelli delle altre attività produttive.

Visto il ruolo enorme dell’azienda nell’economia locale, i suoi affari sono arrivati a influenzare anche gli equilibri monetari tra la Danimarca e i paesi dell’Eurozona. L’enorme richiesta dell’Ozempic e del Wegovy negli Stati Uniti ha portato l’azienda a dover convertire moltissimi dollari in corone danesi. Tale necessità ha causato un forte aumento della richiesta di valuta locale, e di conseguenza il valore della corona è aumentato. Questo perché l’andamento delle valute funziona come quello di normali beni di consumo: l’aumento della domanda ne aumenta il prezzo e, nel caso di una moneta, il valore. In questo modo le corone danesi si sono apprezzate anche in relazione alle altre valute: per esempio è cresciuto il loro valore rispetto all’euro.

La Danimarca, pur facendo parte dell’Unione Europea, aveva deciso di mantenere la propria moneta con un accordo con la stessa Unione. Tale accordo prevede che il tasso di cambio fissato tra corona ed euro non possa variare più del 2,25 per cento.

Con il forte apprezzamento della corona dovuto alle sempre maggiori vendite dei farmaci di Novo Nordisk, c’era il rischio concreto che il valore della corona aumentasse più di quanto consentito dall’accordo, generando uno squilibrio con l’euro. Per questo motivo negli ultimi mesi la Banca centrale danese ha preso provvedimenti per ristabilire l’equilibrio tra euro e corona: per esempio ha continuato ad alzare i tassi di interesse, per perseguire il suo obiettivo di ridurre l’inflazione, ma li ha intenzionalmente mantenuti al di sotto dei valori stabiliti dalla Banca centrale europea. Con questa decisione la Danimarca ha scelto deliberatamente di rendersi meno attrattiva per gli investitori stranieri rispetto all’area dell’euro. Gli investitori preferiranno infatti destinare i loro soldi a titoli finanziari dell’area dell’euro, dove i tassi sono più alti: in questo modo acquisteranno più euro che corone e lo squilibrio causato dall’acquisto massiccio dei farmaci danesi potrebbe in parte essere così compensato.

Questa decisione della Banca centrale danese sta avendo conseguenze molto concrete sui cittadini. Per esempio, l’aumento dei tassi di interesse, come in tutti i paesi del mondo, sta portando all’aumento del costo dei mutui, ma i cittadini danesi stanno pagando tassi più bassi rispetto a quelli dei cittadini dell’Eurozona. Quindi, seppure in modo indiretto, il successo di Novo Nordisk ha influenzato anche il mercato dei mutui.

– Leggi anche: Perché le banche centrali aumentano i tassi di interesse

Data la sua enorme influenza, alcuni economisti temono che la Danimarca possa diventare troppo dipendente dal successo di Novo Nordisk, trascurando lo sviluppo di altre attività produttive importanti: una dinamica simile a quella successa in Finlandia con Nokia, l’azienda produttrice di telefoni cellulari le cui attività crebbero enormemente all’inizio degli anni 2000, per poi andare in crisi. In generale, però, al momento l’impatto di Novo Nordisk sull’economia e sulla società danese è visto in modo positivo, dato che le sue attività stanno creando posti di lavoro e attraendo l’attenzione degli investitori.