Gli squali bianchi non sono così solitari come si pensava

Un gruppo di ricercatori ha individuato due esemplari maschi che negli ultimi otto mesi sono stati sempre insieme

(EPA/HELMUT FOHRINGER)
(EPA/HELMUT FOHRINGER)
Caricamento player

I ricercatori di Ocearch, un’organizzazione che stima la grandezza delle popolazioni delle specie marine e da anni traccia i movimenti degli squali grazie a trasmettitori satellitari, hanno osservato due maschi di squalo bianco che si comportano in modo anomalo rispetto agli altri esemplari. Mentre gli altri squali bianchi tendono a spostarsi e a vivere da soli, i due animali sono rimasti insieme per almeno otto mesi. Sono stati registrati in prossimità l’uno dell’altro a partire dallo scorso dicembre – quando erano stati dotati di trasmettitori GPS al largo della costa della Georgia – fino ad ora.

I due squali, che i ricercatori hanno chiamato Simon e Jekyll, hanno nuotato insieme per più di 6.500 chilometri risalendo la costa atlantica degli Stati Uniti fino al golfo di Saint Lawrence, a sud del Quebec, dove si trovano adesso. «Non abbiamo mai visto niente del genere», ha spiegato in un video Robert Hueter, direttore scientifico di Ocearch.

I ricercatori di Ocearch avevano posizionato i trasmettitori GPS sui due squali il 4 e il 9 dicembre del 2022: i due animali non avevano ancora raggiunto la maturità sessuale ed erano lunghi poco meno di tre metri. Ora gli studiosi stanno effettuando test su campioni di sangue e di tessuto che avevano raccolto in quell’occasione per stabilire se i due squali abbiano un legame di parentela: se siano fratelli, o condividano un genitore. I risultati della ricerca potrebbero portare a nuove scoperte sui comportamenti migratori degli squali e sulle relazioni tra esemplari.

Dal 2012 i ricercatori di Ocearch hanno messo trasmettitori GPS su 92 esemplari e hanno osservato il loro comportamento. Dicono che finora solo Simon e Jekyll si sono spostati insieme con questo grado di prossimità.

La scoperta di Ocearch fa parte di un più ampio lavoro di ricerca che negli ultimi anni ha messo in discussione la comune percezione degli squali come animali solitari e antisociali. «Alcune specie di squali possono formare legami sociali piuttosto solidi e vivere in gruppo», ha spiegato al New York Times il ricercatore Yannis Papastamatiou della Florida International University di Miami. Possono stare insieme per varie ragioni: accoppiarsi, procurarsi il cibo più facilmente o tenere a distanza i predatori (le orche, per esempio).

In uno studio del 2020 nell’Oceano Pacifico, Papastamatiou e altri ricercatori avevano scoperto che gli esemplari di un’altra specie di squali, noti come squali grigi del reef, tendono a costruire gruppi sociali che durano fino ai quattro anni. Papastamatiou dice anche di aver osservato squali bianchi passare del tempo insieme per ore presso specifiche aree in cui gli esemplari tendono a radunarsi.

Il fatto che Simon e Jekyll abbiano nuotato insieme per 6.500 chilometri potrebbe mostrare che gli squali non accettano di stare con gli altri esemplari soltanto in quelle specifiche zone, ma che potrebbero «addirittura spostarsi insieme verso quelle aree e da quelle aree». I ricercatori spiegano che c’è anche la possibilità che Simon e Jekyll non abbiano un legame solo tra di loro, ma possano averlo anche con altri squali che però non vengono rilevati, non avendo trasmettitori GPS.