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  • Martedì 8 agosto 2023

Gli “appuntamenti al buio” pubblici per persone single in Corea del Sud

Sono finanziati dalle amministrazioni locali per contrastare il calo dei matrimoni e delle nascite 

Un evento per far incontrare le persone single a Shanghai, in Cina (AP Photo/Eugene Hoshiko)
Un evento per far incontrare le persone single a Shanghai, in Cina (AP Photo/Eugene Hoshiko)
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In Corea del Sud sono aumentate le città che finanziano e organizzano “appuntamenti al buio” pubblici, eventi che servono per far conoscere tra loro le persone single della zona. L’obiettivo è incoraggiare la formazione di nuove coppie e contrastare così il calo dei matrimoni e delle nascite. In Corea del Sud è stato infatti registrato per il terzo anno di fila il più basso tasso di fertilità al mondo e l’organizzazione di appuntamenti al buio per single è l’ultima di una serie di misure che il governo centrale e le amministrazioni locali hanno adottato per cercare di risolvere almeno in parte il problema.

Gli eventi organizzati in varie città sudcoreane sono tra loro molto simili. Si tengono in spazi abbastanza grandi da contenere decine di persone, come sale di alberghi, e tendenzialmente in località suggestive e piacevoli, per esempio in resort panoramici di montagna. Spesso gli spazi sono decorati con palloncini rosa e festoni con scritte che rimandano all’amore. Anche la musica di sottofondo è scelta per creare un clima intimo e romantico.

Il mese scorso a Seongnam, città della Corea del Sud nella periferia di Seul, è stato organizzato un evento di questo tipo nella sala del Militopia Hotel, un grande albergo in un parco della città: sono stati invitati 50 uomini e 50 donne che non si conoscevano tra loro, tutti tra i 26 e i 38 anni e tutti residenti a Seongnam o impiegati di aziende locali. Per partecipare era necessario inviare un certificato di stato civile che attestasse il proprio status di persona non sposata.

Nella sala c’erano palloncini rosa, decorazioni e tavoli apparecchiati per piccoli gruppi. I partecipanti sono stati fatti accomodare ai tavoli e invitati a partecipare alle attività previste per la serata, tutte pensate per facilitare la conversazione e la conoscenza reciproca: per esempio test della personalità, con cui i presenti dovevano fare domande e parlare di se stessi. Durante la serata è intervenuto anche il sindaco, Shin Sang-jin: secondo il quotidiano Korea Herald, al termine dell’evento si erano formate 15 coppie di persone interessate a conoscersi meglio. Il titolo dell’evento era Solomon, un gioco di parole tra “solo”, single, e Salomone, figura biblica nota per la sua saggezza.

La Corea del Sud non è l’unico paese asiatico in cui vengono organizzati e finanziati eventi simili: anche alcuni comuni della Cina ne hanno organizzati, sempre per cercare di contrastare il calo dei matrimoni e delle nascite. In Cina alcune città hanno anche realizzato app che suggeriscono possibili incontri in base alle informazioni che l’amministrazione locale possiede sui propri cittadini non sposati.

In Corea del Sud gli appuntamenti al buio per persone single sono diventati sempre più frequenti nelle città con un maggior tasso d’invecchiamento. Il governo coreano ha classificato 89 contee e città come «aree di declino della popolazione» e ha destinato l’equivalente di oltre 600 milioni di euro l’anno per l’organizzazione di questo tipo di eventi. Solo a Seongnam, città di circa un milione di persone, agli appuntamenti al buio pubblici sono stati destinati l’equivalente di oltre 170mila euro.

Nel corso degli anni il governo coreano ha provato ad adottare diverse misure per favorire matrimoni e nascite. Tra le altre cose sono stati promessi incentivi economici che però non hanno ottenuto l’effetto sperato. Anche gli appuntamenti al buio pubblici, nonostante l’alta partecipazione in alcune zone del paese, non sembrano avere raggiunto i risultati attesi. I dati disponibili sono comunque frammentati e in parte incompleti: a Jinju, una città del sud-est che organizza questi eventi da molti anni, risulta che si siano formate 11 coppie in 12 anni; a Gumi, una città industriale nel centro del paese, dal 2016 i matrimoni sono stati 13. In entrambe le città le autorità locali hanno detto al New York Times di non sapere quanti figli abbiano avuto queste coppie.

– Leggi anche: La città cinese che ha creato una app di appuntamenti per incentivare i matrimoni