Sull’enorme chiatta “Bibby Stockholm” sono arrivati i primi richiedenti asilo mandati dal governo britannico

(Andrew Matthews/Pool Photo via AP)
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Lunedì mattina sono arrivati sull’enorme chiatta “Bibby Stockholm” i primi richiedenti asilo che il governo britannico ha deciso di ospitare lì in attesa che la loro richiesta di protezione internazionale venga valutata. La chiatta è ormeggiata nel porto della penisola di Portland, nel sud del Regno Unito, è lunga 91 metri, larga 27 e alta come un palazzo di tre piani. Il governo britannico, sostenuto dai Conservatori e guidato dal primo ministro Rishi Sunak, l’ha noleggiata per 18 mesi per ospitare circa 500 richiedenti asilo. In tutto nella giornata di lunedì dovrebbero salirvi a bordo circa 50 richiedenti asilo, e nelle prossime settimane dovrebbe raggiungere la capienza massima.

L’utilizzo della nave fa parte di un piano assai controverso del governo britannico che ha l’obiettivo di ridurre gli arrivi di richiedenti asilo che partono dalla Francia e attraversano il canale della Manica. È estremamente controverso perché, nella parte che non riguarda la chiatta, prevede che la stragrande maggioranza dei richiedenti asilo che arrivano nel Regno Unito via mare venga espulsa senza che la propria richiesta venga esaminata.

La chiatta verrà usata dalle autorità britanniche per occuparsi della parte di migranti che non viene subito espulsa e che fa effettivamente la richiesta d’asilo. Sarà impiegata per ospitare centinaia di richiedenti asilo in un luogo più facile da controllare rispetto agli alberghi sparsi in tutto il paese. Ad oggi circa 51mila richiedenti asilo stanno aspettando l’esito della propria richiesta in strutture governative o in vari alberghi britannici.