La Moldavia ha detto che espellerà 45 membri del personale diplomatico russo sospettati di spionaggio

Ambasciata russa a Chisinau, capitale della Moldavia (Google Maps)
Ambasciata russa a Chisinau, capitale della Moldavia (Google Maps)

Mercoledì il ministero degli Esteri moldavo ha detto che la Moldavia espellerà 45 persone fra diplomatici russi e altro personale dell’ambasciata russa a causa di «tensioni in corso e azioni ostili», dopo mesi in cui il governo moldavo accusava la Russia di spionaggio e di sostenere gruppi di opposizione. La decisione è stata presa dopo la pubblicazione da parte del sito di notizie russo Insider e del canale televisivo moldavo Jurnal di un report sulla recente installazione di 28 antenne paraboliche e altri dispositivi di comunicazione sul tetto dell’ambasciata russa e su un edificio vicino utilizzato dallo staff russo. Secondo il report, queste nuove apparecchiature sarebbero in realtà dei dispositivi di sorveglianza e spionaggio del governo russo.

Le persone espulse dovranno lasciare il paese entro il prossimo 15 agosto e lo staff diplomatico russo che rimarrà in Moldavia sarà ridotto a 25, una cifra più vicina al numero di persone che lavorano all’ambasciata moldava a Mosca. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha dichiarato che il «passo ostile della Moldavia non resterà senza risposta» e che comporterà restrizioni ai servizi consolari e ai contatti dei moldavi con la Russia, ma nessuna misura specifica è stata ancora annunciata.

La Moldavia confina a ovest con la Romania e a est con l’Ucraina e per questo è stata fortemente esposta alla guerra cominciata a febbraio del 2022, che ha portato migliaia di ucraini a rifugiarsi nel paese, mettendo a dura prova i servizi pubblici moldavi. In questo anno ha anche affrontato una grave crisi energetica perché le sue infrastrutture elettriche risalgono all’era sovietica e gli attacchi russi alla rete elettrica ucraina hanno causato sporadiche interruzioni di corrente.

I rapporti con la Russia, che nell’ultimo anno ha anche limitato le sue forniture di gas al paese, sono sempre più tesi a causa del conflitto in Ucraina: lo scorso febbraio il governo della Moldavia ha accusato la Russia di voler organizzare un colpo di stato per imporre un governo filorusso, più o meno come aveva cercato di fare con l’Ucraina all’inizio della guerra ancora in corso. La Russia sostiene inoltre i separatisti della Transnistria, una piccola repubblica filorussa nata dopo la caduta dell’URSS e stretta fra Moldavia e Ucraina, che si considera indipendente ma che nessun paese del mondo ha mai riconosciuto.

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