A Sondrio è stata revocata l’ordinanza che dal 21 luglio vietava di bere l’acqua del rubinetto per una contaminazione

(Fernando Gutierrez-Juarez/dpa)
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Martedì il sindaco di Sondrio, Marco Scaramellini, ha revocato l’ordinanza del 21 luglio che vietava di bere l’acqua del rubinetto. La causa del divieto era la rilevazione di alcuni parametri sanitari fuori dalla norma, dovuti a una contaminazione probabilmente di origine batterica e ora tornati a livelli normali. Per vari giorni non è stato possibile bere l’acqua o usarla per lavare alimenti e stoviglie, se non dopo averla bollita.

Dopo le indagini dell’azienda sanitaria locale e di SECAM, l’agenzia che gestisce la rete idrica a Sondrio e nei comuni vicini, si era scoperto che a essere contaminata era una singola fonte, collegata a un serbatoio che forniva acqua alla parte occidentale della città. Dopo che il serbatoio è stato svuotato e disinfettato, i parametri sono tornati a livelli ammessi dalla legge. Sono ancora in corso indagini per stabilire la causa esatta della contaminazione, che comunque era stata descritta dalle autorità come non grave.