Il sindaco di Sondrio ha vietato con un’ordinanza di bere l’acqua del rubinetto, dopo la rilevazione di alcuni parametri fuori norma
Venerdì il sindaco di Sondrio, Marco Scaramellini, ha firmato un’ordinanza che vieta su tutto il territorio comunale di consumare l’acqua proveniente dall’acquedotto comunale, cioè quella che esce dai rubinetti nelle case, se non è stata prima bollita. Il sindaco ha spiegato che una recente analisi dell’acqua della città ha rilevato alcuni parametri che non rientrano in quelli stabiliti dalla legge, e che quindi di fatto al momento non è potabile. L’acqua potrà comunque essere usata per scopi diversi dal consumo, come lavarsi. L’ordinanza resterà in vigore finché non saranno risolti i problemi. La società pubblica che gestisce il servizio idrico della provincia di Sondrio, la Secam, ha detto in un comunicato che «l’ordinanza è stata emessa per tutto il Comune in via cautelativa» e che i suoi tecnici sono al lavoro per risolvere i problemi.
Al momento non sono chiare le cause della contaminazione dell’acqua. Il sindaco ha ipotizzato che possa essere avvenuta per via dei forti temporali che ci sono stati nella zona negli ultimi giorni, o per la presenza di un animale in una delle sorgenti dell’acqua comunale. Ha anche detto che i sistemi di controllo e potabilizzazione dell’acqua funzionano regolarmente. Nel frattempo la procura di Sondrio ha aperto un’inchiesta per capire cosa sia successo e accertare eventuali responsabilità.
Dopo l’annuncio dell’ordinanza da parte del sindaco molte persone a Sondrio si sono affrettate a comprare acqua nei supermercati, ma per il momento non sembrano esserci problemi di approvvigionamento. Sondrio ha circa 21mila abitanti ed è il capoluogo di provincia meno popoloso della Lombardia.