La Guardia costiera libica ha sparato dei colpi di arma da fuoco durante un’operazione di soccorso della ong SOS Mediterranée

(Eleonora Vasques)
(Eleonora Vasques)

Venerdì la cosiddetta Guardia costiera libica ha sparato diversi colpi di arma da fuoco durante una operazione di soccorso della ong SOS Mediterranée in acque internazionali, al largo della costa della Libia: nessuna persona è stata ferita. La notizia è stata data dalla ong stessa e da una giornalista di Euractiv, Eleonora Vasques, che si trova a bordo della Ocean Viking, la nave di SOS Mediterranée. La nave su cui si trovavano i libici apparteneva alla Guardia di Finanza italiana ed è stata donata poche settimane fa dall’Unione Europea.

L’operazione è avvenuta venerdì e ha permesso il soccorso di 57 persone in totale. I due gommoni erano partiti dalla nave Ocean Viking alle 12 circa per una prima imbarcazione in difficoltà. I problemi con la Guardia costiera libica sono cominciati quando la Ocean Viking si stava spostando per rispondere a un’altra richiesta di soccorso da un’altra imbarcazione: c’è stata un’interlocuzione tra i libici e un membro dell’equipaggio in grado di parlare l’arabo in cui è sembrato che i primi volessero opporsi al secondo salvataggio. Alla fine hanno acconsentito.

Nonostante questo, quando i gommoni hanno soccorso le persone dalla seconda imbarcazione in difficoltà, la nave della Guardia costiera libica ha iniziato alcune manovre pericolose, tagliando la traiettoria dei gommoni e sparando almeno tre volte. Di solito la Guardia costiera spara dei colpi di avvertimento prima delle operazioni di soccorso, per scoraggiare l’intervento delle ong: in questo caso lo ha fatto durante, mettendo a rischio la sicurezza dell’equipaggio e delle persone appena soccorse.