Il rigassificatore di Piombino ha iniziato a distribuire il gas nella rete italiana

il rigassificatore di piombino
Il rigassificatore di Piombino (il Post)

Il rigassificatore di Piombino ha ricevuto il primo carico commerciale di 90 milioni di metri cubi di gas naturale liquefatto (in sigla GNL o LNG) da immettere nella rete di SNAM. Il primo carico di GNL è stato prodotto dall’impianto di liquefazione di Sonatrach a Bethioua, in Algeria, e trasportato a Piombino con una nave metaniera.

Il gas naturale può essere trasportato via nave ma è conveniente solo se prima è stato reso liquido, cioè quando è GNL: in questo modo occupa un volume circa 600 volte inferiore a parità di massa e una metaniera può trasportarne una quantità molto maggiore. Una volta giunto via nave negli impianti di rigassificazione, il GNL è ritrasformato in gas e successivamente immesso nei gasdotti del territorio, da cui arriva a centrali termoelettriche a gas, aziende e case. Il rigassificatore di Piombino, in sostanza una nave ormeggiata nel porto, è stato comprato lo scorso anno e messo in funzione in tempi più rapidi rispetto al solito per ridurre la dipendenza dell’Italia dal gas russo.

La nave installata a Piombino si chiama Golar Tundra. È lunga 300 metri e larga 40: può trattare fino a 5 miliardi di metri cubi di gas in un anno. L’ultimo permesso necessario sulla sicurezza dell’impianto è arrivato alla fine di giugno a conclusione di una fase di test.