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  • Martedì 4 luglio 2023

La versione dei ragazzi in macchina con Nahel M.

Com'è andata l'uccisione del diciassettenne francese da parte della polizia, secondo i due che erano insieme a lui

Il momento in cui l'auto guidata da Nahel M. è stata fermata dai poliziotti
Il momento in cui l'auto guidata da Nahel M. è stata fermata dai poliziotti
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I giornali francesi hanno pubblicato la versione delle due persone che erano in macchina con Nahel M., il diciassettenne che è stato ucciso il 27 giugno da un poliziotto a Nanterre, città alla periferia ovest di Parigi.

Quel giorno Nahel M. stava guidando un’auto sulla quale si trovavano altre due persone. Inizialmente la polizia aveva detto che il veicolo stava andando verso due agenti in motocicletta con l’intenzione di investirli. Ma un video di 50 secondi circolato sui social e verificato da diversi giornali francesi ha smentito questa versione e ha mostrato che uno dei due poliziotti si era affacciato al finestrino dell’auto (una Mercedes AMG gialla) dal lato del conducente e aveva cominciato a discutere animatamente con Nahel M. puntandogli la pistola a distanza ravvicinata.

Fouad (il nome è di fantasia) ha 17 anni come Nahel M. ed era seduto sul sedile anteriore. Lunedì 3 luglio è stato ascoltato per quattro ore dall’Ispettorato Generale della Polizia di Stato (IGPN) come testimone nell’inchiesta aperta per omicidio volontario contro il poliziotto che ha sparato. Fouad ha di fatto confermato la versione che aveva già anticipato alla stampa, in particolare a Le Parisien, e che aveva poi direttamente raccontato sui social.

Fouad ha detto che la macchina su cui si trovava con i suoi amici era stata loro prestata e che nessuno di loro aveva consumato droghe o alcol. Dopo essere stati fermati dagli agenti, i toni tra loro e i poliziotti si sarebbero alzati molto rapidamente e i due poliziotti, ha raccontato, avrebbero colpito a turno Nahel M. con il calcio delle loro armi. Secondo le sue dichiarazioni, il poliziotto che era vicino a Nahel M. avrebbe detto «Non muoverti o ti pianto una pallottola in testa», mentre il secondo poliziotto avrebbe gridato al collega: «Sparagli». Sempre secondo Fouad a quel punto Nahel M. sarebbe stato colpito per la terza volta con il calcio della pistola e avrebbe lasciato andare il pedale del freno, causando la ripartenza dell’auto. In quel momento il poliziotto più vicino a Nahel M., come d’altra parte si vede nel video, gli aveva sparato al petto.

Fouad ha anche detto di essere stato preso dal panico e di aver temuto che la polizia avrebbe sparato anche a lui.

In un articolo pubblicato lunedì sera il quotidiano Le Parisien ha scritto di aver ricevuto un messaggio scritto dal terzo occupante dell’auto, Adam (il nome è di fantasia): ha 14 anni ed era seduto sul sedile posteriore dell’auto guidata da Nahel M. Secondo quanto raccontato dal padre, Adam stava andando a scuola quando Nahel M., suo amico, si era offerto di accompagnarlo: «Mio figlio non sapeva che Nahel non avesse la patente, né che fosse ancora minorenne».

Quel giorno Adam si era dunque seduto sul sedile posteriore dell’auto perché quello anteriore era già occupato da Fouad. Quando i due poliziotti avevano fermato la Mercedes, Nahel M. si sarebbe rifiutato di obbedire, ma l’auto sarebbe rimasta comunque bloccata in un ingorgo poco lontano. A quel punto i due agenti, che erano scesi dalle loro moto, l’avevano raggiunta e poi si erano posizionati sul lato sinistro, quello del conducente. Secondo il racconto di Adam, avrebbero puntato le pistole contro Nahel e l’avrebbero colpito per tre volte con il calcio. Lui avrebbe cercato di «proteggersi la testa» e uno dei due poliziotti gli avrebbe detto, sempre secondo quanto riferito da Adam, «che gli avrebbe piantato una pallottola in testa».

– Leggi anche: Le discussioni sulla polizia e le armi, in Francia

Nahel M. avrebbe allora mollato il freno, «sicuramente per panico, cercando di proteggersi», sempre secondo il racconto del quattordicenne: «L’auto è andata avanti da sola. Era automatica. E il poliziotto ha detto al suo collega di sparare. E lo sparo è partito». Adam dice anche che dopo essere stato colpito, Nahel M. avrebbe detto: «È pazzo, ha sparato».

La Mercedes avrebbe infine accelerato bruscamente, prima di finire contro un palo. Nahel M. è morto pochi minuti dopo, nonostante alcuni tentativi di rianimazione, mentre le altre due persone a bordo dell’auto non sono rimaste ferite. Adam è riuscito a scendere ed è stato subito arrestato. Le Parisien dice che durante la sua testimonianza Adam avrebbe anche dichiarato che il poliziotto che non aveva sparato avrebbe rimproverato il suo collega, dicendogli che «non avrebbe dovuto sparare perché stavano per fare un ulteriore posto di blocco poco più avanti».