Il tribunale di Messina ha concesso la ripresa dei collegamenti via nave verso le isole Eolie

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Una veduta aerea di Stromboli (Fabrizio Villa/Getty Images)

La giudice per le indagini preliminari del tribunale di Messina, Maria Militello, ha firmato un provvedimento per concedere l’utilizzo di sei traghetti che collegano la Sicilia alle isole Eolie. Martedì le navi erano state sequestrate alla compagnia di navigazione “Caronte & Tourist Isole Minori” nell’ambito di un’inchiesta della procura di Messina.

Secondo l’accusa, la compagnia di navigazione non avrebbe rispettato i requisiti richiesti dalla Regione Siciliana inseriti nel bando vinto dalla società nel 2016. In particolare, molte delle navi non sarebbero attrezzate per accogliere persone con disabilità, anziani con difficoltà motorie, donne in gravidanza e genitori con bambini. La procura sostiene che nei sette anni di servizio sostenuto con i fondi della Regione la compagnia avrebbe incassato 29 milioni di euro senza avere i requisiti richiesti.

Il sequestro dei traghetti aveva causato molti problemi agli abitanti e ai commercianti delle Eolie. Lipari, Alicudi, Filicudi, Panarea, Salina, Stromboli, Vulcano erano state parzialmente irraggiungibili per due giorni: erano stati cancellati quasi tutti i collegamenti assicurati di solito dalla Siremar, azienda controllata dalla “Caronte & Tourist Isole Minori”, ed erano stati interrotti i rifornimenti di cibo per i ristoranti e i negozi di alimentari, di medicinali, materiali edili e carburante.

I sindaci dei comuni che amministrano le isole siciliane avevano scritto alla presidenza della Repubblica e avevano chiesto un intervento del presidente della Regione Siciliana per far riprendere i collegamenti. Il provvedimento autorizzato dalla giudice per le indagini preliminari ha concesso la “facoltà d’uso” dei traghetti, che continuano a rimanere sotto sequestro.