La traccia della Maturità con una lettera all’ex ministro Bianchi non è piaciuta all’ex ministro Bianchi

Agli studenti è stato proposto di commentare un appello rivolto nel 2021 all'ex ministro dell'Istruzione affinché fossero ripristinati gli esami in presenza

(Fabio Frustaci/LaPresse/POOL Ansa)
(Fabio Frustaci/LaPresse/POOL Ansa)

Una delle tracce a disposizione degli studenti per la prima prova dell’esame di Maturità, cominciato mercoledì mattina, proponeva una lettera aperta indirizzata nel dicembre del 2021 all’ex ministro dell’Istruzione del governo Draghi, Patrizio Bianchi, in cui si chiedeva che l’esame di Maturità stesso tornasse alla normalità nonostante le difficoltà legate alla pandemia da coronavirus. Bianchi non ha preso bene la scelta di inserire quel testo tra le tracce d’esame, e parlando con alcune agenzie di stampa l’ha criticata piuttosto duramente, sia da un punto di vista didattico che in relazione alle sue decisioni politiche da ministro. Contattato dall’Adnkronos ha detto: «Considero inaudito e offensivo nei miei confronti e anche nei confronti dei ragazzi la traccia sulla lettera a me indirizzata. È totalmente fuori luogo». Poi ha proseguito:

Trovo inaudito che si faccia commentare ai ragazzi un testo che non si sa chi ha scritto, genericamente inviato nel dicembre del 2021 con una frase che dice “abbiamo letto sui giornali che lei sarebbe intenzionato a…”. Ma ci vogliamo attenere ai fatti? Gli esami di maturità senza la prova scritta sono quelli al tempo del Covid ed abbiamo comunque garantito a tutti un esame, e l’anno successivo siamo stati noi a ripristinare gli esami scritti.

All’epoca la lettera fu firmata da alcune decine di docenti universitari e intellettuali, ma non si seppe molto su chi l’aveva inizialmente scritta e poi fatta circolare. Tra i firmatari c’erano anche il giurista Gustavo Zagrebelsky, l’economista ed ex senatore Carlo Cottarelli, l’ex ministra del Lavoro Elsa Fornero, lo storico Alessandro Barbero, lo psichiatra Paolo Crepet.

La traccia d’esame era nella “tipologia C”, cioè quella del tema argomentativo e di attualità, e chiedeva agli studenti di esporre il loro punto di vista e confrontarsi con i contenuti della lettera anche in maniera critica.

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