Alla fine la frana che doveva colpire un paese svizzero non l’ha fatto, ma per poco
Brienz è stata risparmiata «per un pelo» dalla roccia: non si sa quando potranno tornare gli abitanti che erano stati evacuati
Lo scorso 12 maggio Brienz, un piccolo paese svizzero ai piedi di una grande parete di roccia, era stato completamente evacuato perché secondo i geologi da quella parete sarebbe caduta un’enorme frana. I geologi avevano ragione, perché la frana poi è effettivamente avvenuta giovedì notte, ma a differenza di quanto si temeva ha mancato le case del paese per pochissimo. Le autorità locali hanno scritto in un comunicato che la roccia ha mancato le case «per un pelo».
Brienz, anche chiamato Brinzauls in romancio, si trova nella valle di Albula, nel sud est della Svizzera a una ventina di chilometri dal confine con la Lombardia. A seguito della frana ci sono state alcune interruzioni nella viabilità locale, parzialmente ripristinata già venerdì. La stradina che passa tra il villaggio e la parete di roccia è completamente coperta di detriti, e il trasporto ferroviario della linea di Albula non è ancora ripreso: è stato sostituito da una linea di autobus. Alcune strade principali (cantonali) hanno riaperto, mentre sono ancora chiusi alcuni sentieri escursionistici.
Al momento continuano a non esserci notizie di danni agli edifici di Brienz, ma si attende che venga fatta una perlustrazione aerea per averne la certezza.
Nelle ore successive alla frana le autorità locali sono comunque rimaste allerta, temendo che potessero esserci altri crolli. Dalla grande parete di roccia si sono infatti staccati circa i due terzi della porzione di parete soggetta all’allerta: nelle prossime settimane verranno svolte alcune osservazioni per capire quanto è stabile la massa dopo la frana di giovedì. Un’altra cosa da capire sarà quando la colata di detriti attualmente vicinissima al paese potrebbe spostarsi, per esempio a causa di piogge. Non si sa ancora, quindi, quando i 100 abitanti del paese potranno tornare nelle loro case, e bisognerà prima capire se l’area è davvero sicura.
La zona di Brienz era sotto osservazione da parte di scienziati e geologi da molti anni: erano segnalati movimenti della montagna e del terreno circostante da almeno un secolo, ma la velocità degli stessi era aumentata negli ultimi vent’anni. La stessa evacuazione per la frana avvenuta questa settimana era stata programmata per l’autunno, ma poi era stata anticipata per via di un sensibile aumento della velocità e dell’entità dei movimenti rilevati dai geologi.