Lo psicoterapeuta Claudio Foti, condannato in primo grado nel caso degli affidi nel comune di Bibbiano, è stato assolto in appello

Al centro lo psicoterapeuta Claudio Foti fuori dal tribunale di Reggio Emilia, l'11 novembre 2021 (ANSA/STEFANO ROSSI)
Al centro lo psicoterapeuta Claudio Foti fuori dal tribunale di Reggio Emilia, l'11 novembre 2021 (ANSA/STEFANO ROSSI)

Lo psicoterapeuta Claudio Foti, che nel 2021 era stato condannato in primo grado nel caso degli affidi nel comune di Bibbiano per abuso d’ufficio e lesioni dolose gravi, è stato assolto in secondo grado dalla Corte d’Appello di Bologna. Per quanto riguarda l’abuso d’ufficio secondo la Corte Foti non ha commesso il fatto; per quanto riguarda il reato di lesioni dolose secondo la Corte il fatto non sussiste.

Foti è il fondatore e responsabile della onlus Hansel e Gretel di Moncalieri (Torino) a cui il comune di Bibbiano (Reggio Emilia) aveva commissionato lo svolgimento di sedute di psicoterapia, convegni e corsi di formazione.

Nell’estate del 2018 alla procura di Reggio Emilia era stato riportato un aumento significativo e considerato anomalo di segnalazioni di abusi sessuali su minori relative ai due anni precedenti  e soprattutto al servizio sociale dell’Unione dei comuni della Val D’Enza. Così iniziò un’indagine sulle sedute di psicoterapia e sui metodi utilizzati per verificare gli eventuali abusi rivelati da bambini a familiari o maestre. L’indagine, che portò ai discussi arresti del giugno del 2019, fece emergere secondo la procura un meccanismo che portava, attraverso l’intervento dei servizi sociali e poi della Hansel e Gretel, all’allontanamento non giustificato dei bambini dalle loro famiglie. I bambini allontanati erano poi mandati nella struttura pubblica La Cura, gestita dalla Hansel e Gretel.