È stato arrestato Pasquale Bonavota, esponente della ’ndrangheta considerato uno dei principali latitanti italiani

(Ansa/ministero dell'Interno)
(Ansa/ministero dell'Interno)

È stato arrestato a Genova Pasquale Bonavota, esponente di spicco della ’ndrangheta e considerato uno dei principali e più pericolosi latitanti italiani. I carabinieri lo hanno fermato mentre si trovava nella cattedrale di San Lorenzo, la chiesa più importante della città. Bonavota era inserito nell’elenco dei latitanti di “massima pericolosità” del Programma speciale di ricerca del ministero dell’Interno, di cui faceva parte anche il capo di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro prima che fosse arrestato lo scorso gennaio.

Bonavota ha 49 anni ed è nato a Sant’Onofrio, in provincia di Vibo Valentia, in Calabria. Era ricercato dal 2018 con accuse di associazione di tipo mafioso e omicidio aggravato in concorso. Secondo le accuse della procura di Catanzaro, che indagava sul suo caso, avrebbe gestito attività criminali in Piemonte, in Liguria e nel Lazio: a Roma avrebbe investito ingenti capitali per acquistare attività commerciali che nel tempo sarebbero diventate piazze di spaccio.

Con il suo arresto rimangono ancora tre persone nell’elenco dei latitanti di “massima pericolosità” del ministero dell’Interno: Attilio Cubeddu, bandito dell’Anonima sequestri sarda, Renato Cinquegranella, camorrista, e Giovanni Motisi, mafioso un tempo molto vicino a Totò Riina.