L’autorità antitrust britannica ha bloccato l’acquisizione del produttore di videogiochi Activision Blizzard da parte di Microsoft

(ANSA/EPA/JUSTIN LANE)
(ANSA/EPA/JUSTIN LANE)

Mercoledì la Competition and Markets Authority (CMA) – l’autorità britannica antitrust, che si occupa di garantire la concorrenza sul mercato – ha deciso di bloccare l’acquisizione da parte di Microsoft di Activision Blizzard, una delle più famose aziende produttrici di videogiochi al mondo.

La CMA ha detto che l’acquisizione limiterebbe la concorrenza nel settore dei videogiochi, e in particolare di quelli in cloud (che si possono giocare online senza possederne una copia fisica). Microsoft ha da tempo un’importante presenza nel settore dei videogiochi grazie alle sue console Xbox, e negli ultimi anni ha cominciato a investire sempre più nei giochi in cloud, che possono essere giocati anche su PC, dove l’azienda ha una posizione dominante grazie al suo sistema operativo Windows, il più diffuso al mondo.

Activision Blizzard è nota soprattutto per le serie Call of Duty e World of Warcraft e secondo la CMA una sua acquisizione da parte di Microsoft rafforzerebbe eccessivamente quest’ultima.

Il blocco della CMA non impedisce del tutto che l’operazione venga realizzata, ma la rende decisamente più difficile. A decidere sull’acquisizione sarà infatti la Federal Trade Commission, l’agenzia governativa statunitense che si occupa di tutela dei consumatori e della privacy, dato che sia Microsoft che Activision Blizzard hanno sede negli Stati Uniti. La Federal Trade Commission terrà comunque conto del parere della CMA, come di quello dell’autorità antitrust dell’Unione Europea, che a sua volta sta indagando sull’operazione. Microsoft e Activision Blizzard hanno già annunciato che faranno ricorso contro la decisione britannica.