La Cina sta simulando attacchi contro Taiwan nelle esercitazioni militari intorno all’isola

Un caccia J-15 cinese (AP Photo/Ng Han Guan)
Un caccia J-15 cinese (AP Photo/Ng Han Guan)

Lunedì la Cina ha iniziato il suo terzo giorno di esercitazioni militari intorno a Taiwan: finora ha simulato attacchi verso l’isola, accerchiandola con aerei e navi militari e violando per la prima volta con aerei caccia J-15 la zona di identificazione di difesa aerea (ADIZ) di Taiwan, lo spazio aereo il cui accesso è regolamentato e monitorato per ragioni di sicurezza nazionale. Il ministro della Difesa di Taiwan ha detto che nel secondo giorno di esercitazioni sono state rilevati 70 aerei militari e 11 navi nella zona di identificazione di difesa aerea dell’isola: nessuno è entrato nel territorio di Taiwan, ma 35 aerei hanno superato il confine di fatto in acque internazionali tra la Cina e Taiwan.

Le esercitazioni si sono svolte molto vicino anche al territorio del Giappone, che lunedì ha annunciato il decollo di alcuni jet per monitorare le azioni delle forze armate cinesi.

Taiwan è un’isola che si governa in maniera indipendente da oltre settant’anni ma che la Cina considera parte del suo territorio, e di cui invece gli Stati Uniti difendono fortemente l’autonomia: sabato la Cina aveva annunciato tre giorni di esercitazioni militari intorno a Taiwan in quella che era sembrata una risposta diretta alla visita della presidente di Taiwan Tsai Ing-wen negli Stati Uniti e al suo incontro con il presidente della Camera statunitense, Kevin McCarthy. Finora le esercitazioni cinesi sono state comunque di portata inferiore rispetto a quelle fatte la scorsa estate in risposta alla visita a Taiwan della ex speaker della Camera degli Stati Uniti, Nancy Pelosi.

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