20 persone sono morte in un attacco rivendicato dallo Stato Islamico nella Repubblica Democratica del Congo

I volontari della Croce rossa seppelliscono i corpi delle persone morte in un recente attacco in Congo
(AP Photo/Socrate Mumbere)
I volontari della Croce rossa seppelliscono i corpi delle persone morte in un recente attacco in Congo (AP Photo/Socrate Mumbere)

Venerdì pomeriggio almeno 20 persone sono state uccise in un attacco nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo (RDC). Secondo una fonte locale, un gruppo di ribelli delle Forze democratiche alleate (FDA) – gruppo islamista affiliato allo Stato Islamico presente in Uganda e nella RDC – ha teso un’imboscata agli agricoltori di ritorno dalla giornata lavorativa a Enebula, nella provincia del Nord Kivu. L’attacco è stato rivendicato su Telegram dallo Stato Islamico, gruppo militante jihadista che nell’Africa centrale controlla diverse province.

L’attentato fa parte di un’ondata di attacchi delle FDA nella regione che si sono moltiplicati negli ultimi anni. Inizialmente nate in Uganda, le FDA hanno cominciato a fare incursione nelle province orientali della RDC negli anni Novanta e da allora sono accusate di aver ucciso migliaia di civili, diventando il più letale tra i gruppi di ribelli che combattono nella regione. Dal 2019, alcuni attacchi delle FDA nella parte orientale della RDC sono stati rivendicati dallo Stato Islamico, che descrive il gruppo come la sua propaggine locale.

Giovedì la missione delle Nazioni Unite nel paese aveva dichiarato che più di 30 persone erano già state uccise dalle FDA nella vicina provincia di Ituri all’inizio della settimana.