In Francia è in corso un nuovo sciopero nazionale contro la riforma delle pensioni

Bidoni incendiati per impedire il passaggio delle auto sull'autostrada M7 a Lione (Gochopacontent/Twitter)
Bidoni incendiati per impedire il passaggio delle auto sull'autostrada M7 a Lione (Gochopacontent/Twitter)

Giovedì mattina è iniziata in Francia una nuova giornata di scioperi e manifestazioni contro la contestata riforma delle pensioni voluta dal presidente francese Emmanuel Macron. Mercoledì la prima ministra Élisabeth Borne aveva incontrato i rappresentanti dei sindacati per discutere di eventuali concessioni alle loro richieste, ma questi avevano insistito nel chiedere il ritiro della riforma e non era stato trovato nessun punto su cui accordarsi.

Dalle prime ore di giovedì ci sono scioperi nelle fabbriche, nelle scuole e nei trasporti pubblici, e sono state organizzate manifestazioni di protesta in varie città: a Parigi alcune persone hanno cercato di bloccare l’accesso dei passeggeri al terminal 1 dell’aeroporto Charles de Gaulle, e a Lione sono stati incendiati alcuni bidoni della spazzatura per impedire il passaggio delle auto sull’autostrada M7.

Gli scioperi e le proteste sono diventati sempre più partecipati dopo che Macron il 16 marzo aveva deciso di approvare la riforma senza voto parlamentare: ma manca ancora un ultimo passaggio per la sua ratifica definitiva, l’approvazione del Consiglio costituzionale (l’equivalente della Corte Costituzionale italiana) che il 14 aprile si riunirà per decidere se la riforma non sia in contrasto con le indicazioni della Costituzione.