Yolanda Díaz, ministra del Lavoro spagnola, ha annunciato che si candiderà alle prossime elezioni alla guida di una coalizione di sinistra radicale

(ANSA/EPA/Victor Lerena)
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Domenica, nel corso di un evento a Madrid, Yolanda Díaz, ministra del Lavoro spagnola, ha annunciato che si candiderà alle prossime elezioni di dicembre alla guida di una coalizione di sinistra radicale chiamata Sumar (“aggiungere/unire” in spagnolo). Díaz, che ha 51 anni e fa parte del Partito Comunista, è ministra dal gennaio del 2020, quando si formò il secondo governo guidato dal socialista Pedro Sánchez. Tra le altre cose, nel suo lavoro al ministero ha fatto approvare un’importante riforma che limita fortemente l’uso del contratto a tempo determinato e ha introdotto una legge per aumentare le tutele dei rider (i fattorini che fanno consegne a domicilio attraverso piattaforme come Glovo, Deliveroo, Just Eat e Uber Eats).

Sumar includerà diversi partiti di sinistra radicale, tra cui la coalizione Sinistra Unita di cui fa parte anche il Partito Comunista, e vari partiti locali. Sembra che invece non ne farà parte Podemos, il partito di sinistra con cui Sinistra Unita si era candidata in coalizione alle ultime elezioni del 2019 dentro il raggruppamento Unidas Podemos. 

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