Alle elezioni in Bulgaria ha vinto di nuovo il centrodestra, ma sarà molto difficile per Boyko Borisov formare un governo

Boyko Borisov (AP Photo/Visar Kryeziu)
Boyko Borisov (AP Photo/Visar Kryeziu)

Alle elezioni legislative che si sono tenute domenica in Bulgaria – le quinte in due anni – il partito più votato è risultato Cittadini per lo Sviluppo Europeo della Bulgaria (GERB), partito di centrodestra guidato da Boyko Borisov, primo ministro quasi ininterrottamente tra il 2009 e il 2021. GERB ha ottenuto il 26,5 per cento dei voti, un risultato previsto, che costringerà il suo leader a cercare un’alleanza con altri partiti per formare un governo. Non sarà facile però: negli ultimi anni l’immagine pubblica di Borisov è stata gravemente compromessa da accuse di corruzione, connivenza con la criminalità organizzata e razzismo. Borisov non era riuscito a trovare alleati per fare un governo nemmeno dopo le elezioni che aveva vinto a ottobre.

Il secondo partito più votato, con il 24,6 per cento dei voti, è stato Continuiamo il Cambiamento (PP), partito di centro guidato da un altro ex primo ministro, Kiril Petkov, che aveva governato per poco più di sei mesi nel 2022. Per ora Petkov ha escluso la possibilità di governare insieme a Borisov. È da escludere anche un’alleanza di Borisov con Rinascita, partito ultranazionalista e filorusso che è arrivato terzo con il 14,2 per cento dei voti, mentre è più probabile l’appoggio del Movimento per i Diritti e le Libertà (DPS), partito centrista e popolare fra la minoranza turca, che ha ottenuto il 13,5 per cento dei voti.