L’Honduras ha avviato le relazioni diplomatiche con la Cina: era uno dei pochi paesi al mondo che ancora riconoscevano Taiwan

Il ministro degli Esteri di Honduras Eduardo Enrique Reina García e quello cinese brindano durante l'incontro di domenica a Pechino
Il ministro degli Esteri dell'Honduras Eduardo Enrique Reina García e quello cinese Qin Gang brindano durante l'incontro di domenica a Pechino (Greg Baker/ Pool Photo via AP)

Domenica il ministro degli Esteri dell’Honduras Eduardo Enrique Reina García e quello cinese Qin Gang si sono incontrati a Pechino per formalizzare l’avvio delle relazioni diplomatiche fra i due paesi. L’Honduras è un piccolo paese dell’America centrale e finora era uno dei pochi che continuavano a riconoscere ufficialmente Taiwan, l’isola al largo delle coste della Cina continentale che si governa da sola dal 1949, ma che la Cina rivendica come proprio territorio. L’avvio delle relazioni diplomatiche tra i due paesi implica che Honduras non riconoscerà più Taiwan: la Cina infatti non permette agli stati con cui ha rapporti diplomatici di continuare a mantenerli anche con Taiwan.

La presidente dell’Honduras Xiomara Castro, di sinistra, aveva promesso che avrebbe stretto accordi con la Cina durante la propria campagna elettorale, nel 2021. Il governo honduregno aveva poi annunciato di aver cominciato le negoziazioni con la Cina per il finanziamento della costruzione di una diga idroelettrica.

Per decenni alcuni paesi dell’America Latina, tra cui l’Honduras, avevano mantenuto i legami con Taiwan, in larga parte per segnalare il loro allineamento con gli Stati Uniti, il principale rivale politico ed economico della Cina. Negli ultimi anni sempre più paesi hanno deciso però di stringere legami con la Cina, al punto che adesso rimangono solo 13 stati con cui Taiwan intrattiene dei rapporti diplomatici ufficiali: eSwatini, Vaticano, Isole Marshall, Nauru, Palau, Tuvalu, Belize, Guatemala, Haiti, Paraguay, Saint Kitts e Nevis, Santa Lucia, e Saint Vincent e Grenadine.