Vanessa Bryant, vedova di Kobe Bryant, ha raggiunto un accordo da 29 milioni di dollari con la contea di Los Angeles per le foto scattate ai resti del marito

Vanessa Bryant
Vanessa Bryant, al centro, esce dal tribunale di Los Angeles con la figlia Natalia e la calciatrice Sydney Leroux nell'agosto 2022 (AP Photo/ Jae C. Hong)

La vedova del cestista Kobe Bryant, Vanessa Bryant, ha raggiunto un accordo da 28,85 milioni di dollari (27 milioni di euro) con la contea di Los Angeles, come risarcimento per le foto scattate dalle forze dell’ordine e dai vigili del fuoco sul luogo dell’incidente in cui morì il marito. Bryant, conosciuta anche come Vanessa Laine, aveva fatto causa al dipartimento dello sceriffo e a quello dei vigili del fuoco della contea di Los Angeles nel settembre del 2020: l’accordo risolve la causa e include un risarcimento di 15 milioni di dollari che era già stato stabilito lo scorso agosto in suo favore. Preclude eventuali richieste di risarcimento future sia da parte di Bryant che delle sue tre figlie: Natalia, Bianka e Capri Bryant, rispettivamente di 20, 6 e 3 anni.

Kobe Bryant, cinque volte campione NBA con i Los Angeles Lakers, morì a 41 anni assieme alla figlia tredicenne Gianna e ad altre sette persone in un incidente di elicottero il 26 gennaio del 2020. Alcuni mesi dopo sua moglie fece causa alla contea sostenendo che le foto violassero il diritto costituzionale alla privacy. Ritraevano da vicino i resti di Bryant, della figlia e delle altre persone morte, e non erano circolate in pubblico, ma solo internamente tra gli agenti. Vanessa Bryant tuttavia ha sempre detto di essere turbata dall’idea che le foto venissero rese pubbliche.

L’accordo è stato raggiunto dopo che nell’agosto del 2022 un tribunale federale aveva giudicato il dipartimento dello sceriffo e dei vigili del fuoco colpevoli di aver violato i diritti costituzionali di Vanessa Bryant, condannando la contea di Los Angeles a risarcirla con 15 milioni di dollari. La contea risarcirà con 15 milioni di dollari anche Chris Chester, la cui moglie e figlia erano tra le persone morte nell’incidente; pagherà a Chester altri 4,95 milioni di dollari per evitare future dispute (complessivamente circa 19 milioni di euro).

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