A Città del Messico c’è stata una grande manifestazione contro la riforma elettorale voluta dal presidente Andrés Manuel López Obrador

Messico
(AP Photo/ Fernando Llano)

Domenica decine di migliaia di persone si sono riunite nella piazza principale di Città del Messico per una grande manifestazione contro la riforma elettorale voluta dal presidente populista di sinistra Andrés Manuel López Obrador. La riforma prevede grossi tagli e limitazioni nelle funzioni dell’Istituto elettorale nazionale, l’organo indipendente che si occupa delle elezioni in Messico: è stata approvata mercoledì in via definitiva dal Senato e prima di entrare in vigore deve essere firmata dal presidente. Secondo i manifestanti, che avevano già protestato contro la legge alcuni mesi fa, sarebbe una minaccia per la democrazia.

Quella di domenica è stata la manifestazione più ampia organizzata finora contro il governo di López Obrador, che è stato eletto nel 2018 e durante il suo mandato ha progressivamente indebolito varie istituzioni statali, criticato i giornalisti d’opposizione e inaugurato una politica economica sempre più concentrata nelle mani dello stato. Secondo gli organizzatori alle proteste hanno partecipato circa 500mila persone, ma l’amministrazione di Città del Messico, governata dal partito del presidente, dice che i partecipanti erano 90mila. Ci sono state manifestazioni anche in altre città del paese, tra cui Monterrey e Guadalajara.