Il più grande sito per giocare a scacchi online ha troppi utenti

Per via della rinnovata popolarità del gioco su Chess.com vengono fatte 16.000 mosse al secondo, troppe per i suoi server

(Chess.com)
(Chess.com)

Esistono tanti siti per simulare una partita di scacchi online, ma da anni ce n’è uno che ha attirato nettamente più utenti degli altri: Chess.com. Il solo 31 dicembre del 2022 più di sette milioni di persone si sono collegate al sito per giocare. Il numero è continuato a salire ogni giorno nell’arco di gennaio, e il 20 gennaio del 2022 gli utenti giornalieri sul sito sono stati dieci milioni. L’app di Chess.com è da settimane tra le più scaricate nella sezione “Migliori giochi gratuiti” dell’app store su iOS in molti paesi, tra cui gli Stati Uniti.

L’enorme afflusso di nuovi utenti è dovuto in parte a un rinnovato interesse nei confronti degli scacchi (sia online che offline) emerso a livello mondiale dopo l’uscita della serie tv La regina degli scacchi su Netflix nel 2020, e in parte a varie funzionalità introdotte da Chess.com stesso, come la possibilità di giocare conto uno spietato bot rappresentato dall’avatar di un gattino. Questo affollamento però sta mettendo in grossa difficoltà i server del sito, che era inizialmente stato costruito per ospitare molti meno utenti di così: sempre più spesso, le persone che provano a connettersi al sito si trovano davanti una pagina di errore, e a chi gioca capita che la partita sia temporaneamente interrotta per motivi tecnici.

Il team di Chess.com ha pubblicato un lungo comunicato per spiegare che sta facendo del suo meglio per risolvere questi problemi, segnalati da molti. Ma ha anche detto che aggiungere nuovi server non basta, perché l’architettura del sito com’era stata creata inizialmente va ripensata per essere resa “scalabile”, ovvero per rispondere immediatamente e senza sforzi a eventuali aumenti repentini di attenzione, utenti e carichi di lavoro.

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«In questi giorni stiamo riscontrando problemi di scalabilità a dei livelli completamente nuovi», dice il comunicato. «Ogni giorno vengono creati oltre 250.000 nuovi account. Le persone giocano tantissimo: in media 16.000 mosse al secondo. Le persone aggiungono amici. Commentano, chattano e si scambiano informazioni fantastiche sugli scacchi. Tutto ciò genera dati che devono essere scritti nei nostri database. A volte, proprio come quando qualcuno si allena troppo e deve fermarsi e riprendere fiato, anche i nostri server si esauriscono e devono riprendersi. Quando ciò accade, smettono di funzionare e il nostro sito e le nostre app non rispondono. È un enorme peccato e, sfortunatamente, non c’è nulla di “rapido” che possiamo fare per risolvere il problema». Il sito ha assicurato che sta lavorando per risolvere la questione, ma ha anche detto agli utenti che ci vorrà del tempo per aggiornare davvero la propria tecnologia.

L’azienda ha anche cercato di dare una propria spiegazione all’enorme attenzione che gli scacchi stanno ottenendo da un paio d’anni, dopo diversi decenni segnati da un certo disinteresse del pubblico nei confronti della disciplina. Un fattore spesso citato è l’uscita della serie Netflix di grande successo La regina degli scacchi, che aveva fatto incuriosire milioni di persone all’inizio della pandemia, proprio nel momento in cui molti si erano trovati a dover cercare nuovi hobby a cui dedicarsi.

Dall’uscita di La regina degli scacchi però sono passati quasi tre anni, durante i quali l’attenzione verso questo gioco non ha fatto che aumentare. Secondo Chess.com, questo successo è dato da «una combinazione di molte cose che hanno guidato l’interesse e l’attenzione dei media per gli scacchi e che si sono combinate in un’unica grande ondata».

Una, secondo i gestori del sito, è il fatto che uno dei post più popolari della storia di Instagram sia una foto del 2022 in cui i due celebri calciatori Lionel Messi e Cristiano Ronaldo sono intenti a giocare a scacchi (per una pubblicità di Louis Vuitton). Un’altra è lo scandalo che ha coinvolto Hans Niemann, un diciannovenne statunitense che aveva scalato molto velocemente le classifiche mondiali ed era poi riuscito a battere inaspettatamente il campione del mondo in carica Magnus Carlsen, che non perdeva da molte partite: oltre alla sorpresa per la sconfitta di Carlsen, l’avvenimento aveva attirato moltissime attenzioni perché poco dopo Carlsen lo aveva accusato di aver barato. Un’indagine di Chess.com aveva poi scoperto che Niemann aveva barato in oltre 100 partite online, alcune delle quali in tornei con premi in denaro o contro giocatori noti e quotati. Non ci sono prove invece del fatto che Niemann avesse barato contro Carlsen, né in altre partite dal vivo.

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Ma ci sono anche vari fenomeni che si sono sviluppati online e che hanno riacceso l’interesse di molte persone specificatamente verso il sito Chess.com, che pur essendo senza dubbio la più grande non è l’unica piattaforma dove è possibile giocare a scacchi contro un computer o contro altri utenti online. Una è l’introduzione, a inizio gennaio, della possibilità di giocare contro Mittens, un bot a cui è associato l’avatar di un gattino innocente che è però concepito per battere gli avversari in modi particolarmente perfidi. Cercare di battere Mittens – che si è mostrato capace di vincere anche contro alcuni dei giocatori professionisti più importanti del mondo – o almeno di ottenere delle risposte particolarmente divertenti dopo essere battuti è diventata una fissazione per migliaia di persone, tra cui molti streamer, ovvero quelli che mostrano in diretta le proprie partite a determinati videogiochi su piattaforme come Twitch o YouTube.

Sempre grazie al livestreaming, che è una forma d’intrattenimento popolare soprattutto tra adolescenti, ventenni e persone appassionate di videogiochi, è tornata popolare anche un’altra sfida che ruota più o meno attorno agli scacchi: il “chessboxing”, o “scacchipugilato”, citato direttamente da Chess.com come uno dei fenomeni che stanno attirando nuovi utenti verso il loro sito. Inventato nel 2003 dall’artista olandese Iepe Rubingh, lo scacchipugilato è uno sport combinato in cui due persone alternano a più riprese un round di scacchi e uno di pugilato. Lo scorso dicembre lo youtuber Ludwig Ahgren – che è uno degli streamer più famosi del mondo, conosciuto anche solo come “Ludwig” –  aveva organizzato a Los Angeles il più grande evento di chessboxing di tutti i tempi, registrato in livestreaming. Mezzo milione di utenti l’ha seguito online.