La Camera ha votato sì alla fiducia sulla conversione in legge del decreto “Milleproroghe”

(Roberto Monaldo/LaPresse)
(Roberto Monaldo/LaPresse)

La Camera ha approvato la questione di fiducia posta dal governo sulla conversione in legge del decreto “Milleproroghe”, il provvedimento che il parlamento usa quasi ogni anno per prorogare norme in scadenza e di cui il parlamento non è riuscito a occuparsi. Il testo, la cui conversione in legge sarà votata giovedì 23 febbraio, è identico a quello che era già stato approvato dal Senato la scorsa settimana. Il governo ha posto la questione di fiducia proprio per evitare che fossero inseriti altri emendamenti o che ci fossero discussioni in aula su ulteriori proposte di modifica, visto che i tempi per l’approvazione erano molto stretti: il decreto-legge deve infatti essere convertito entro il prossimo 27 febbraio.

La scelta di porre la questione di fiducia sul decreto Milleproroghe era stata molto criticata dai partiti di opposizione, perché il testo contiene diversi emendamenti molto contestati: tra questi c’è soprattutto la proroga di un anno delle concessioni pubbliche agli stabilimenti balneari, fino alla fine del 2024. Questa è considerata particolarmente problematica perché va contro gli impegni presi dal governo con l’Unione Europea per liberalizzare le concessioni e rimetterle a gara, e perché a novembre del 2021 una sentenza del Consiglio di Stato aveva stabilito che le concessioni non potevano essere prorogate oltre il 31 dicembre del 2023.

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