Il Partito Popolare Europeo ha annullato un incontro a Napoli dopo le dichiarazioni di Berlusconi sull’Ucraina

Silvio Berlusconi è stato presidente del Consiglio di quattro governi (AP Photo/Andrew Medichini)
Silvio Berlusconi è stato presidente del Consiglio di quattro governi (AP Photo/Andrew Medichini)

Il Partito Popolare Europeo ha deciso di annullare un incontro a Napoli, previsto per i primi giorni di giugno, dopo le dichiarazioni di Berlusconi di domenica sulla guerra in Ucraina, quando era stato particolarmente critico con Volodymyr Zelensky, addossando sostanzialmente al presidente ucraino la colpa dell’invasione subita dal suo paese. Ad annunciare l’annullamento delle “giornate di studio” di Napoli è stato Manfred Weber, il capogruppo dei Popolari Europei, principale partito europeo di centrodestra.

Weber ha scritto: «A seguito delle osservazioni di Silvio Berlusconi sull’Ucraina abbiamo deciso di annullare le nostre giornate di studio a Napoli. Il supporto per l’Ucraina non è facoltativo». Weber ha aggiunto di voler continuare a collaborare con il governo italiano e ha ribadito il supporto del PPE a Forza Italia e Antonio Tajani, vicepresidente e coordinatore unico nazionale del partito. All’incontro del Partito Popolare Europeo (7-9 giugno) erano attesi anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. In serata Berlusconi, sempre via social, si è detto sorpreso di essere criticato per aver chiesto «un tavolo di pace, non più rinviabile». Secondo Politico le frasi di Berlusconi avevano causato martedì una forte reazione da parte di parlamentari europei di nove paesi in una riunione a porte chiuse dei Popolari Europei: alcuni avrebbero minacciato un boicottaggio del vertice.