Il deputato Andrea Delmastro è indagato per rivelazione di segreto d’ufficio per aver riferito al collega Giovanni Donzelli alcune conversazioni avute da Alfredo Cospito in carcere

(Mauro Scrobogna/LaPresse)
(Mauro Scrobogna/LaPresse)

Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, di Fratelli d’Italia, è indagato per rivelazione di segreto d’ufficio dalla procura di Roma: l’inchiesta era stata aperta alcune settimane fa, dopo che un altro deputato di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, in un discorso alla Camera aveva riferito alcune conversazioni avvenute in carcere tra Alfredo Cospito, l’anarchico che è in sciopero della fame da ottobre per protestare contro il regime carcerario del 41-bis, e due detenuti membri della criminalità organizzata.

Era stato chiaro fin da subito che Donzelli, per il ruolo che ricopre, non potesse essere a conoscenza delle conversazioni tra carcerati sottoposti al 41-bis, il cosiddetto carcere duro, che sono sottoposte a rigidi protocolli di segretezza: lui stesso aveva poi spiegato che a riferirgliele era stato il suo compagno di partito Delmastro, che invece poteva accedere a quelle informazioni in quanto sottosegretario alla Giustizia con delega al DAP, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.

La procura di Roma aveva aperto un’inchiesta per stabilire se Delmastro, condividendo quelle informazioni, avesse violato la segretezza di alcuni documenti riservati. Delmastro aveva negato che fossero atti riservati, sostenendo che quindi potesse condividerne il contenuto con Donzelli. Anche il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, aveva detto che le conversazioni riferite da Donzelli non erano coperte da segreto.

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