Elon Musk voleva che i suoi tweet fossero più visti, e ha esagerato

Secondo l'affidabile ricostruzione di due giornalisti ha minacciato licenziamenti per superare in “engagement” Joe Biden

(Christian Marquardt - Pool/Getty Images)
(Christian Marquardt - Pool/Getty Images)
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La mattina di martedì milioni di utenti di Twitter, inclusi quelli che non seguono il profilo di Elon Musk né hanno amici che mettono like ai suoi post, hanno cominciato a trovare regolarmente in cima alla propria timeline una serie di tweet che aveva pubblicato, che contenevano soprattutto meme, battute e risposte ai tweet di alcuni fan. Molti hanno notato la stranezza e Musk (che dallo scorso ottobre è il solo proprietario di Twitter) ha presto pubblicato un post in cui sembrava riconoscere che ci fosse qualcosa di anomalo nell’algoritmo che sceglie l’ordine in cui i tweet vengono mostrati nella timeline degli utenti, e prometteva di «fare degli aggiustamenti».

Ma Casey Newton e Zoe Schiffer – due giornalisti che si occupano da anni dell’industria tecnologica statunitense e che negli ultimi mesi hanno raccontato nel dettaglio il caos dentro Twitter – hanno rivelato che la presenza di tutti quei tweet di Musk nella timeline di persone che non dovrebbero in teoria vederli non è un errore. È la conseguenza di un cambiamento intenzionale dell’algoritmo da parte degli ingegneri di Twitter, che lunedì sono stati minacciati di essere licenziati se non trovavano un modo per aumentare la quantità di interazioni degli utenti con i tweet di Musk.

Secondo le credibili ricostruzioni di Newton e Schiffer, alle 2:36 del lunedì mattina, poche ore dopo il Super Bowl (la seguitissima finale del campionato di football americano), un cugino di Musk che lo sta aiutando a gestire l’azienda ha mandato un messaggio urgente a tutti i dipendenti dell’azienda che fanno parte del suo canale ufficiale su Slack, un diffuso software di comunicazione aziendale. «Stiamo cercando di risolvere un problema che riguarda l’engagement (termine che in gergo tecnico include l’insieme delle risposte, i like e il numero di persone a cui è stato mostrato un singolo post, ndr)», ha scritto James Musk. «Chiunque sia in grado di creare dashboard e scrivere software può aiutare a risolverlo. Questa è una grossa urgenza. Se sei disposto a dare una mano, per favore metti un pollice alzato come reazione a questo messaggio».

L’emergenza in questione, secondo Newton e Schiffer, era il fatto che un tweet di Elon Musk sul Super Bowl aveva ottenuto meno engagement di un post simile scritto dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Sia Biden che Musk avevano twittato a favore della squadra dei Philadelphia Eagles, ma il presidente secondo i dati raccolti dalla piattaforma aveva raggiunto 29 milioni di utenti, mentre Musk ne aveva raggiunti appena 9,1 milioni, prima di cancellare il tweet. Musk, che anche prima di acquistare la piattaforma era uno dei suoi utenti più seguiti, ha attribuito le responsabilità all’algoritmo.

«Nelle ultime settimane, Musk è stato ossessionato dalla quantità di engagement che stanno ricevendo i suoi post. La scorsa settimana ha licenziato uno dei due ingegneri senior rimanenti dell’azienda, dopo che lui gli aveva detto che l’engagement stava scendendo in parte perché l’interesse per Musk stava scemando in generale», scrivono Newton e Schiffer. «Domenica, i suoi vice hanno detto agli ingegneri rimanenti che se il problema dell’engagement non fosse stato “risolto” presto, avrebbero perso il lavoro anche loro. Entro lunedì pomeriggio, il “problema” era stato “risolto”».

La soluzione trovata dagli ingegneri di Twitter è quella di dare automaticamente il “via libera” a tutti i tweet di Musk, ovvero di permettere ai suoi tweet, e solo a quelli, di aggirare tutti i filtri di Twitter che sono stati progettati per mostrare alle persone i contenuti che secondo l’algoritmo rispondono di più ai loro gusti e interessi. Il nuovo algoritmo in sostanza potenzia artificialmente i tweet di Musk per assicurarsi che vengano mostrati più in alto degli altri nei feed degli utenti.

Musk stesso ha riconosciuto quanto accaduto con un meme in cui una donna (indicata con la scritta “i tweet di Elon”) obbliga un’altra (“Twitter”) a bere da una bottiglia di latte mentre le tira i capelli.

«Ha acquistato l’azienda, ha parlato moltissimo degli errori e della manipolazione dell’amministrazione precedente, e poi ha cominciato lui stesso a manipolare la piattaforma per costringere tutti gli utenti a sentire solo la sua voce», ha detto un dipendente ai giornalisti, con la condizione dell’anonimato. «Penso che abbiamo superato il punto in cui possiamo credere che [Musk] voglia davvero il bene della piattaforma».