In Nicaragua sono stati liberati più di 200 prigionieri politici

I familiari accolgono i prigionieri liberati all'aeroporto, Washington DC (AP Photo/Jose Luis Magana)
I familiari accolgono i prigionieri liberati all'aeroporto, Washington DC (AP Photo/Jose Luis Magana)

Le autorità del Nicaragua hanno fatto uscire dal carcere più di 200 prigionieri politici che dal 2021 erano stati arrestati con l’accusa di opposizione al regime del presidente autoritario Daniel Ortega. Dopo la scarcerazione, il gruppo è stato messo su un aereo diretto a Washington DC, negli Stati Uniti, dove è stato accolto da una piccola folla di familiari. Il presidente Ortega ha parlato della liberazione dei prigionieri come di una soluzione per espellere dal paese gli oppositori che minacciano il regime, e li ha definiti «agenti» di poteri stranieri. Il segretario di stato americano Antony Blinken ha definito la liberazione «un risultato della ben concertata diplomazia americana».

Tra le persone liberate ci sono anche i cinque principali rivali politici di Ortega, che nel 2021 avrebbero dovuto sfidarlo alle elezioni presidenziali e che invece erano stati arrestati. Tra questi c’è Cristiana Chamorro, principale leader dell’opposizione a Ortega che era stata accusata di avere lavorato per destabilizzare il governo e condannata a 8 anni di carcere l’anno scorso. Nel 2021 gli Stati Uniti avevano definito le elezioni in Nicaragua una farsa e imposto alcune sanzioni al paese: Ortega però ha specificato che prima della liberazione dei prigionieri non c’è stata alcuna negoziazione con gli Stati Uniti e che non farà né chiederà concessioni.