Otto cose che abbiamo comprato a gennaio

Diversi tracker per non smarrire gli oggetti, un barattolo dosacaffè, luci da dispensa e una ciotola automatica su cui abbiamo qualche critica, tra le altre

(Il Post)
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Wishlist è la rubrica mensile in cui parliamo degli acquisti online personali dei redattori, e vi suggeriamo oggetti che abbiamo provato noi stessi, di cui siamo soddisfatti al punto di consigliarveli.

Un certo numero di AirTag
Una redattrice che con grande onestà si definisce «una persona che perde tutto» ha comprato alcuni AirTag di Apple e dice che le hanno semplificato molto la vita. Gli AirTag sono tracker, cioè dispositivi che servono per rintracciare oggetti di vario tipo cui sono attaccati.
Si presentano come piccoli dischi, con un diametro di circa 3 centimetri alimentati a batteria e hanno al loro interno un sistema per inviare un segnale, attraverso il quale possono dialogare con gli iPhone e altri dispositivi Apple (ma c’è un’app che consente anche di utilizzarli con dispositivi Android).

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Quando li si compra devono essere attivati e collegati al proprio dispositivo tramite l’applicazione “Dov’è” di Apple. Poi li si attacca all’oggetto che non si vuole perdere, come un mazzo di chiavi o una borsa, in modo da conoscere sempre la loro posizione (dal telefono la si vede così) e ridurre il rischio di lasciarli in giro.
Su Amazon un AirTag costa 30 euro. Trovate anche il porta-AirTag a forma di fiore scelto dalla redattrice: la confezione da cinque costa 12 euro e cinquanta.

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Un tappetino per fare ginnastica
Una redattrice è molto contenta del suo nuovo tappetino per fare ginnastica. Dice che le caratteristiche che più le danno soddisfazione sono le seguenti: il lato antiscivolo («il materassino precedente scivolava sempre via»), la gomma spessa che attutisce salti e appoggi, il colore e l’odore di gomma nuova («ma l’odore è una fissa mia»).
Costa 23 euro, su Amazon.

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Un set di luci a led per la dispensa 
Una redattrice ha comprato un set di luci a led per illuminare gli angoli bui dei profondissimi armadi della sua nuova cucina. «Le luci si attaccano a una barra magnetica, si accendono quando rilevano un movimento e si spengono dopo una decina di secondi che non lo rilevano più. Si possono staccare per ricaricarle tramite usb. Per noi sono state la svolta».
Costano 29 euro, su Amazon.

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Un purificatore d’aria
Provando sempre una certa preoccupazione alla vista delle mappe della qualità dell’aria che mostrano la Pianura Padana sempre “rossa”, un redattore ha deciso di acquistare il purificatore per l’aria consigliato da Wirecutter, l’autorevole sito di recensioni del New York Times. Il purificatore d’aria si chiama COWAY Mighty e si trova su Amazon a 248 euro.

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Un barattolo dosacaffè
Un redattore ha comprato il barattolo dosacaffè di Bialetti che possiedono o possedevano molte famiglie italiane («mia nonna ce l’aveva uguale», ha commentato una collega). La parte inferiore del barattolo ha un foro, che però nella posizione di partenza resta chiuso: posizionando il barattolo sulla caldaia della moka e facendo un giro completo della manovella alla base del barattolo, nella caldaia viene depositata la quantità giusta di caffè (funziona con moke di varie dimensioni: si capisce meglio come funzionano questi barattoli con questo video). Il redattore dice che ha molto velocizzato le sue mattine, «tranne quando, come ho fatto stamattina, ti dimentichi di mettere il filtro a imbuto della moka e tuffi il caffè direttamente nell’acqua». Costa 15 euro, su Amazon.

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Una caraffa che gorgoglia
Tra le idee per i regali di Natale, la redazione di Consumismi aveva consigliato la “Gluggle Jug”, una caraffa di ceramica a forma di pesce a bocca aperta che fa un tipico gorgoglio (il “glu glu” che si sente distintamente in questo video) quando la si inclina per versare l’acqua e poi di nuovo quando la si riporta dritta. È un oggetto che viene dal Regno Unito e ha una storia lunghissima. Incuriosita dal consiglio, qualche settimana fa una redattrice ne ha comprata una: non sapeva, però, che a dicembre l’azienda che aveva l’esclusiva della loro produzione, la Wade Ceramics, ha chiuso.
Gli esemplari originali si trovano ancora online, con costi tra i 60 e i 70 euro, ma dopo attenta osservazione la redattrice si è resa conto che la sua era invece una copia: costa un po’ meno (35 euro), ha qualche dettaglio diverso dall’originale (l’occhio e le scaglie), ma il “glu glu” lo fa lo stesso.

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Una costosa ciotola per gatti, su cui abbiamo qualche critica
In questa rubrica normalmente segnaliamo solo acquisti che ci sentiamo di consigliare, ma questo mese facciamo un’eccezione perché le informazioni su questo specifico oggetto potrebbero essere utili per chi sta valutando di acquistarlo.
Una redattrice ha due gatti con uno stile di alimentazione molto diverso fra loro.
Una gatta che preferisce mangiare poco e più volte nel corso della giornata, senza mai finire ciò che c’è nella sua ciotola (e che quando era da sola, prima che arrivasse l’altro gatto, aveva la sua ciotola che si gestiva in autonomia), e un gatto che quando ha del cibo davanti vuole finirlo tutto. Questo fa sì che il gatto finisca per mangiare anche tutto il cibo della gatta: la redattrice quindi lo scorso dicembre ha acquistato una costosa ciotola che riconosce il chip del gatto di fronte al quale si deve aprire (la gatta, nel suo caso), e che non si apre di fronte all’altro.

Un raro caso in cui il gatto più famelico, sotto supervisione umana, non ha cercato di imporsi (Il Post)

Dopo due mesi di utilizzo, però, la redattrice dice che la ciotola non è stata risolutiva. Nonostante sia stato piuttosto facile addestrare la gatta a mangiare dalla ciotola, l’altro gatto è prepotente: infila la testa insieme a quella della gatta e comincia a mangiare (il coperchio della ciotola non si richiude quando un gatto sta mangiando, anche se è il gatto “sbagliato”, per ragioni di sicurezza). Il risultato è che quindi il gatto riesce comunque a mangiare tutto il cibo della gatta, in qualche modo: semplicemente aspetta che lei attivi la ciotola.
C’è un altro problema, infine. L’uso corretto della ciotola prevede che il gatto si avvicini al cibo passando con la testa sotto il “ponte”, ma a volte la gatta della redattrice cerca di accedere al cibo da posizioni non convenzionali: in quei casi non sempre la ciotola funziona come dovrebbe. Per chi ci volesse comunque pensare, la ciotola costa 177 euro.

Posizioni non convenzionali (Il Post)

Due piccoli libri molto belli anche da fuori
Una redattrice ha comprato La piena e La diga, i primi due libri della saga di Blackwater di Michael McDowell, pubblicata da Neri Pozza con lo stesso publishing – nel gergo tecnico editoriale tutto ciò che riguarda la forma fisica di un libro – usato in Francia dalla casa editrice Monsieur Toussaint Louverture, che nel 2022 l’aveva pubblicata con grande successo.
Blackwater uscì originariamente nel 1983, da gennaio a giugno: ogni mese McDowell, noto soprattutto per aver scritto la sceneggiatura del film Beetlejuice, pubblicò un episodio diverso. L’edizione Neri Pozza tiene conto dell’originale divisione in tomi, anche se le uscite sono intervallate di due settimane.
I libri sono brevi (250 pagine circa ciascuno, ma i volumi sono molto piccoli e quindi sono pagine brevi), e sono molto belli da vedere. Sulle copertine compaiono tanti dettagli della storia, che è una saga familiare ambientata nella prima metà del Novecento nel sud degli Stati Uniti con un lato soprannaturale e horror.

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Se ne vuoi ancora, qui trovi tutte le liste degli oggetti che abbiamo comprato nei mesi passati.

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Disclaimer: con alcuni dei siti linkati nella sezione Consumismi il Post ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi. Ma potete anche cercare le stesse cose su Google. Se invece volete saperne di più di questi link, qui c’è una spiegazione lunga.