Quattro persone sono state condannate per aver aiutato l’autore dell’attentato di Vienna del novembre 2020

La polizia in uno dei luoghi in cui avvenne l'attentato (Thomas Kronsteiner/Getty Images)
La polizia in uno dei luoghi in cui avvenne l'attentato (Thomas Kronsteiner/Getty Images)

Mercoledì un tribunale di Vienna ha condannato quattro persone con l’accusa di aver aiutato in vario modo l’autore dell’attentato compiuto nella capitale austriaca il 2 novembre del 2020.

Quel giorno Kujtim Fejzulai, un 20enne con doppia nazionalità austriaca e macedone, sparò contro la folla in diversi punti del centro della città, prima di essere ucciso dalla polizia. Uccise 4 persone e ne ferì più di 20. Fejzulai era un simpatizzante dello Stato Islamico, e prima dell’attentato aveva scontato alcuni mesi di carcere dopo essere stato arrestato in Turchia mentre cercava di entrare illegalmente in Siria per unirsi al gruppo terroristico.

Heydayatollah Z., il cui DNA venne trovato sul kalashnikov usato dall’attentatore, con cui aveva convissuto nello stesso appartamento, è stato condannato all’ergastolo per avere aiutato Fejzulai a realizzare la strage; Burak K., che aveva incontrato Fejzulai poche ore prima dell’attentato, è stato condannato a 20 anni di carcere; Adam M., che ha ammesso di aver venduto una pistola a Fejzulai, è stato condannato all’ergastolo; e Ishaq F., che era stato in carcere insieme a Fejzulai e sapeva che quest’ultimo aveva parlato in diverse occasioni di voler compiere un attentato, è stato condannato a 19 anni.