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  • Venerdì 27 gennaio 2023

L’attesa per il video del pestaggio a morte compiuto da cinque poliziotti a Memphis

Verrà diffuso questa notte ma è già stato visto dai familiari della vittima e sembra essere violentissimo: Biden ha invitato alla calma

Una protesta contro le violenze della polizia organizzata a Memphis giovedì (AP Photo/Gerald Herbert)
Una protesta contro le violenze della polizia organizzata a Memphis giovedì (AP Photo/Gerald Herbert)
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Giovedì cinque ex agenti della polizia di Memphis, nel Tennessee, sono stati accusati di omicidio per aver pestato a morte un uomo afroamericano di 29 anni, Tyre Nichols, dopo averlo fermato in strada per un normale controllo. Dell’uccisione di Nichols si sta parlando moltissimo negli Stati Uniti, soprattutto per la violenza con cui è stato compiuto il pestaggio. Ad aumentare la tensione attorno al caso c’è l’attesa per la pubblicazione del video del pestaggio, realizzato dalle videocamere indossate dagli stessi poliziotti sulle loro divise.

I familiari di Nichols e gli investigatori che hanno potuto già vedere le immagini hanno parlato di una violenza «disumana» e «terrificante» da parte dei poliziotti, anche loro afroamericani. Il video verrà reso pubblico venerdì sera negli Stati Uniti (quindi nella notte italiana tra venerdì e sabato) e c’è molta preoccupazione che possa causare proteste e disordini come già successo in passato nei casi di afroamericani uccisi dalla polizia. Sul tema è intervenuto persino il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che giovedì ha inviato un messaggio alla nazione per invitare la popolazione alla calma.

L’avvocato della famiglia Nichols ha visto il video nei giorni scorsi e ne ha parlato con i giornali americani con toni estremamente drammatici. Ha detto che il video mostra i poliziotti picchiare selvaggiamente per tre minuti Nichols, mentre lui urla di non aver fatto nulla di male e implora di poter andare a casa. Sostiene che i poliziotti abbiano picchiato senza sosta Nichols come se fosse una «pignatta umana».

«È qualcosa di spaventoso. È doloroso. È atroce», ha detto Ben Crump, avvocato della famiglia Nichols parlando del video. I familiari di Nichols hanno detto che le immagini del video sono particolarmente cruente e hanno chiesto a tutte le persone che vogliano protestare dopo aver visto il video di farlo in maniera pacifica.

Il pestaggio di Nichols era avvenuto il 7 gennaio, e l’uomo era morto tre giorni dopo in ospedale per le conseguenze delle ferite riportate. I poliziotti, cinque uomini tutti tra i 24 e i 32 anni, si chiamano Tadarrius Bean, Demetrius Haley, Desmond Mills Jr., Emmitt Martin III e Justin Smith. Erano stati licenziati pochi giorni dopo il pestaggio dalla polizia di Memphis.

Da sinistra Desmond Mills Jr., Emmitt Martin III, Justin Smith, Tadarrius Bean e Demetrius Haley (ANSA/EPA/MEMPHIS POLICE DEPARTMENT)

Da sinistra Desmond Mills Jr., Emmitt Martin III, Justin Smith, Tadarrius Bean e Demetrius Haley (ANSA/EPA/MEMPHIS POLICE DEPARTMENT)

Giovedì sono stati formalmente accusati di aggressione aggravata, rapimento aggravato e abuso d’ufficio, oltre che di omicidio “di secondo grado” (un reato che per le leggi del Tennessee è assimilabile più o meno al nostro omicidio colposo, quindi meno grave dell’omicidio volontario). Sono stati tutti portati subito in carcere, e venerdì quattro di loro sono usciti dopo il pagamento di una cauzione.

Non sono ancora stati forniti dettagli sulle ragioni che hanno portato al pestaggio di Nichols. Si sa solo che dopo che era stato fermato aveva iniziato a litigare con gli agenti, che gli avevano spruzzato contro spray al peperoncino. Nichols aveva provato a scappare a piedi, ma era stato raggiunto e pestato a morte.