
Foto d’archivio
L'area attorno a Longarone fotografata il 10 ottobre del 1963. Alle 22:39 del giorno precedente un’enorme frana si staccò dal versante settentrionale del monte Toc, sulle alpi bellunesi, al confine tra il Friuli Venezia Giulia e il Veneto. Precipitò a gran velocità nel lago artificiale creato dall’imponente diga del Vajont, alta più di 260 metri e chiamata così dal nome del torrente in cui si trovava. L’impatto con l’acqua provocò due onde gigantesche, che dopo un salto di alcune centinaia di metri si riversarono violentemente sulle valli circostanti, travolgendo persone e cose. Una delle due onde scavalcò la diga a ovest e si riversò sulla valle del Piave, soprattutto sul paese di Longarone, che in 4 minuti venne completamente distrutto.
Fu uno dei più grandi disastri della storia d’Italia: morirono 1.910 persone.
(AP Photo)