I protagonisti di “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli hanno fatto causa alla società cinematografica Paramount per sfruttamento sessuale

Olivia Hussey e Leonard Whiting in "Romeo e Giulietta" (Paramount Pictures, IMDb)
Olivia Hussey e Leonard Whiting in "Romeo e Giulietta" (Paramount Pictures, IMDb)

I protagonisti del film Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli, Olivia Hussey e Leonard Whiting, hanno fatto causa alla società cinematografica Paramount Pictures sostenendo di essere stati sfruttati sessualmente durante una scena di nudo nel film. Romeo e Giulietta uscì nel 1968 e fu girato quando Hussey aveva 15 anni e Whiting 16. Ebbe grande successo, venne candidato a quattro premi Oscar e ne vinse due (per la fotografia e per i costumi). Fece però anche scandalo per una scena in cui si vedono sia le natiche di Whiting che il seno di Hussey, all’epoca adolescenti.

Adesso che hanno più di 70 anni, Hussey e Whiting hanno accusato Paramount di sfruttamento sessuale e di aver diffuso immagini pedopornografiche, e chiedono un risarcimento stimato in più di 500 milioni di dollari sulla base dei danni emotivi che dicono di aver subìto e delle opportunità di lavoro che avrebbero perso. In particolare, secondo i documenti depositati in tribunale in California, Zeffirelli avrebbe assicurato a entrambi che nel film non ci sarebbero state scene di nudo, ma nei giorni finali delle riprese li avrebbe pregati di girare la scena nudi, «altrimenti il film non avrebbe avuto successo». Zeffirelli inoltre avrebbe mentito sul tipo di inquadrature che stava girando e di fatto avrebbe filmato scene di nudo senza che loro lo sapessero.

Il magazine americano Variety scrive che la causa è stata presentata lo scorso 30 dicembre, il giorno prima della scadenza di una norma che in California aveva sospeso temporaneamente la prescrizione per richieste di risarcimento rispetto a vecchi casi di abusi sessuali su minori. Ha anche osservato che in alcune recenti interviste Hussey aveva difeso la scena di nudo del film. Per ora Paramount non ha commentato la vicenda.