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  • Lunedì 2 gennaio 2023

Negli scacchi comanda sempre Magnus Carlsen

Il campione norvegese ha vinto la Tripla corona per la terza volta, ma quest'anno non difenderà il titolo principale

Magnus Carlsen nel 2020 (Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)
Magnus Carlsen nel 2020 (Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)
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Il norvegese Magnus Carlsen ha rivinto i Campionati mondiali di scacchi nelle varianti a gioco rapido (rapid) e lampo (blitz). Essendo già campione del mondo nel metodo di gioco classico, con queste ultime due vittorie ora detiene nuovamente tutti i titoli mondiali esistenti.

Nessun giocatore prima di Carlsen era mai riuscito a raggiungere quella che in gergo si chiama la Tripla corona. Il norvegese, che oggi ha 32 anni ed è campione del mondo (nel metodo classico) ininterrottamente dal 2013, era già riuscito a ottenerla una prima volta nel 2014 e poi di nuovo nel 2019.

Nella versione classica del gioco degli scacchi a ciascun giocatore è concesso un tempo di riflessione superiore ai 60 minuti che può aumentare nel corso della partita. Nelle partite rapide il tempo concesso a un giocatore può andare invece dai 10 ai 60 minuti, mentre con il tempo lampo vengono concessi in genere meno di 10 minuti per concludere una partita.

Ad Almaty, in Kazakistan, dove nell’ultima settimana si sono tenuti i Campionati mondiali di gioco rapido e lampo, erano concessi 15 minuti più 10 secondi addizionali a mossa nel primo caso, e 3 minuti a partita con due secondi addizionali nel secondo.

Nel torneo rapido erano previste 13 partite, ognuna delle quali assegnava 1 punto per una vittoria e mezzo punto per un pareggio. Carlsen ha totalizzato 10 punti su un massimo di 13 disponibili: appena mezzo punto in più rispetto al diciottenne tedesco Vincent Keymer e all’italoamericano Fabiano Caruana, secondo e terzo classificati.

Nel torneo lampo erano previste 21 partite a giocatore. Carlsen lo ha vinto totalizzando 16 punti su 21 disponibili, uno in più rispetto allo statunitense di origine giapponese Hikaru Nakamura, secondo classificato. Carlsen aveva anche rischiato di perdere a tavolino la prima partita (e quindi probabilmente il torneo), essendosi presentato in ritardo in sala con soli 30 secondi a disposizione. Poi però aveva recuperato giocando molto velocemente insieme all’avversario e da lì ha iniziato a vincere.

Questa sua terza Tripla corona, tuttavia, non durerà a lungo. Carlsen infatti ha già fatto sapere che non giocherà per difendere il titolo mondiale classico che detiene ininterrottamente da otto anni. Avrebbe dovuto farlo il prossimo aprile contro il russo Ian Nepomniachtchi, ma lo scorso luglio aveva detto di non sentirsi abbastanza motivato per pensare di partecipare, senza specificare perché.

Dopo i titoli vinti in Kazakistan, tuttavia, è sembrato piuttosto allegro. In un video pubblicato online si è messo a contare con le dita fino a quindici, come i titoli mondiali vinti finora in carriera, scrivendo: «Fra un po’ avrò bisogno di più mani».

Negli ultimi mesi si era parlato di lui soprattutto per lo scontro avuto con il diciannovenne Hans Niemann, accusato pubblicamente (non solo da Carlsen) di essere un giocatore scorretto e di ricorrere a stratagemmi per barare durante le partite: in una di queste, lo scorso autunno, aveva battuto proprio Carlsen tra lo stupore generale.

La vicenda tra i due non è conclusa, ma intanto, ai Campionati mondiali di Almaty, Niemann si è piazzato al 98mo posto nel torneo rapido e intorno alla cinquantesima posizione in quello lampo, facendo parlare di sé solo per alcune mosse sbagliate che hanno sorpreso anche gli avversari.

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