Buone pratiche e soluzioni energetiche per risparmiare

Come affrontare la crisi energetica con alcune regole di buon senso, ma anche rendendo più efficienti gli impianti di casa e del condominio

Negli ultimi mesi i governi nazionali e la Commissione europea stanno cercando di intervenire per contenere l’aumento dei prezzi dell’energia causato dalla guerra in Ucraina. A prescindere dagli interventi più strutturali – come la proposta della Commissione europea di introdurre un tetto al prezzo del gas – molte persone stanno cercando soluzioni più immediate, fai-da-te, per risparmiare sui costi dell’energia.

C’è chi, magari dopo che se n’è parlato molto sui social, ha iniziato a cuocere la pasta a fuoco spento o a monitorare i consumi degli elettrodomestici di casa usando delle prese della corrente intelligenti (con cui, tra le altre cose, si può impostare lo spegnimento automatico dei dispositivi che restano in standby quando non vengono utilizzati).

Oltre alle soluzioni più creative e a quelle più tecnologiche, per risparmiare sui costi dell’energia si possono seguire anche alcune regole generali di buon senso, valide un po’ sempre, ma a maggior ragione in questo momento di prezzi alti. Ci sono ad esempio alcune buone pratiche che riguardano il nostro impianto di riscaldamento: è importante ricordarsi di fare la manutenzione della caldaia ed eliminare le bolle d’aria che si possono formare nei termosifoni, e che non permettono il corretto funzionamento dell’impianto. Meglio poi non coprire i caloriferi con oggetti che possono ostacolare la diffusione del calore. E bisogna fare anche attenzione agli spifferi: per ridurli e tenera la casa più calda si possono usare guarnizioni adesive per le finestre e paraspifferi per la porta.

Questi ed altri consigli fanno parte di un decalogo di buone pratiche per risparmiare sui consumi energetici proposto anche da E.ON, uno dei principali operatori energetici in Italia. L’azienda ritiene che la riduzione dei consumi sia un obiettivo importante non solo per via dei rincari attuali, ma più in generale per contribuire a ridurre le emissioni legate ai consumi e quindi per contrastare il cambiamento climatico. E.ON si occupa non solo della vendita di energia elettrica e gas, ma propone anche anche soluzioni energetiche (impianti fotovoltaici, caldaie e climatizzatori) per case e condomini per rendere più efficienti i consumi.

Per quanto riguarda il riscaldamento E.ON offre diverse soluzioni ad alta efficienza, come le caldaie a condensazione. È possibile abbattere i consumi di circa il 20 per cento: queste caldaie possono avere anche termostati smart intelligenti che permettono di monitorarle a distanza e di programmare il riscaldamento da remoto. E.ON propone anche climatizzatori a pompa di calore, anch’essi ad alta efficienza, per rinfrescare, deumidificare e riscaldare la casa.

L’azienda ha inoltre ideato soluzioni per l’installazione di pannelli fotovoltaici e di un sistema di accumulo dell’energia (una sorta di batteria) pensati per diverse esigenze e in grado di garantire un numero molto alto di cicli di ricarica (e quindi di vita dell’impianto). L’energia prodotta dai pannelli durante il giorno viene utilizzata per l’alimentazione di luci ed elettrodomestici in funzione. La produzione in eccesso viene immagazzinata nelle batterie di accumulo, e usata successivamente. Installando un sistema fotovoltaico si può produrre, in tutto o in parte, l’energia elettrica consumata e risparmiare quindi sulla bolletta. Inoltre fino al 31 dicembre 2024 si può usufruire degli incentivi fiscali che permettono di detrarre il 50 per cento della spesa per l’impianto.

Questa soluzione può essere interessante per chi possiede un’abitazione indipendente, come una villetta. Recentemente E.ON ha però anche iniziato a rivolgersi a chi vive in un appartamento, e decide insieme agli altri condomini di installare un impianto fotovoltaico condominiale. Successivamente, è infatti possibile costituire un Gruppo di Autoconsumo Collettivo: con questo sistema di condivisione della produzione dell’energia, oltre ad avere garantiti i risparmi e la maggiore indipendenza energetica propri di ogni sistema fotovoltaico, si può anche usufruire degli incentivi per l’energia condivisa.

Installare pannelli fotovoltaici o scegliere soluzioni per il riscaldamento ad alta efficienza garantisce un risparmio dal punto di vista economico, ma è anche un modo per ridurre l’impatto individuale in termini di gas serra. Questo impatto è quella che viene chiamata “carbon footprint”, o in italiano “impronta carbonica”, e dipende dalle cose che mangiamo, da quelle che acquistiamo, da come decidiamo di spostarci in città e nei viaggi, dal tipo di energia con cui alimentiamo la nostra casa e ancora da molte altre piccole scelte quotidiane.

Attualmente E.ON vende ai suoi clienti residenziali – cioè privati – e business – cioè aziende e PMI –  energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, e ha cominciato a calcolare le emissioni di gas serra sia dirette che indirette derivanti da tutte le proprie attività: l’obiettivo è ridurle progressivamente. Al contrario di quanto avviene con l’energia elettrica, che può essere prodotta da fonti rinnovabili, nella combustione di gas è invece inevitabile l’emissione di gas serra, e l’unico modo di azzerare l’impatto di quelle emissioni è compensarle. Con le sue offerte per la fornitura di gas E.ON compensa le emissioni finanziando progetti di sostenibilità sociale e ambientale in paesi meno industrializzati e si impegna in progetti socio-ambientali.

E.ON, insieme ai suoi partner, promuove così progetti a tutela dell’ambiente a vantaggio della comunità e del territorio. Tra questi c’è “Odiamo gli sprechi”, progetto educativo avviato da alcuni anni che incentiva un utilizzo consapevole delle risorse, a partire dalle nuove generazioni: negli anni passati ci sono state diverse edizioni e l’ultima ha coinvolto 12mila bambini e ragazzi di scuole elementari e medie, che hanno presentato dei progetti virtuosi per lo sfruttamento di risorse in modo sostenibile. I migliori progetti sono stati premiati, ed è stata soprattutto un’occasione formativa per tutti gli studenti che hanno partecipato.

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