La frase di Pichetto Fratin sui sindaci non è piaciuta a un pezzo del governo

Il ministro dell'Ambiente aveva invocato la galera per chi è coinvolto in casi di abusi edilizi: Giorgia Meloni l'ha definita «un'espressione infelice»

Gilberto Pichetto Fratin (ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)
Gilberto Pichetto Fratin (ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

Lunedì il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, è intervenuto in diretta alla radio RTL 102.5 per commentare la frana di Ischia, parlando anche delle questioni di abusivismo edilizio connesse. Pichetto Fratin, che è di Forza Italia, ha detto: «Secondo me basterebbe mettere in galera il sindaco e tutti quelli che lasciano fare. Che tutti facciano il proprio dovere, da me all’ultimo amministratore». Questa frase è stata assai criticata non solo dai partiti di opposizione, ma anche da due ministri del governo. Matteo Salvini, leader della Lega e ministro delle Infrastrutture, ha detto: «Qualcuno vorrebbe arrestare i sindaci, io invece vorrei proteggerli e liberarli dalla burocrazia».

Daniela Santanchè, ministra del Turismo, ha detto che bisogna stare «attenti alla comunicazione» e che non deve passare il messaggio che Ischia sia stata completamente distrutta dalla frana. «Se lì muore il turismo facciamo un danno ancora più grande». Oltre a una parte del governo, Pichetto Fratin è stato contestato anche da alcuni amministratori locali, al punto che lui stesso lunedì sera si è trovato costretto a rettificare, specificando in una nota che voleva esprimere «una riflessione di carattere generale», senza fare «riferimento ad alcun amministratore in modo particolare».

Visto che le critiche a Pichetto Fratin sono arrivate anche da pezzi del governo, in un’intervista data al Corriere della Sera di oggi la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è intervenuta sulla questione. Parlando con Luciano Fontana, direttore del Corriere, Meloni ha detto:

Quella del ministro Pichetto è stata un’espressione infelice, ma che voleva probabilmente sottolineare la necessità che le istituzioni siano chiamate a rispondere delle loro responsabilità.

Fontana ha anche chiesto a Meloni conto del voto di Fratelli d’Italia sul decreto del 2018 per la ricostruzione del ponte di Genova, nel quale era contenuta una norma che prevedeva un percorso accelerato per sanare alcuni abusi edilizi a Ischia (quelli sulle case distrutte o danneggiate dal terremoto del 2017).

Fratelli d’Italia votò a favore di quel provvedimento, e Meloni ha spiegato così quella decisione: «Se lei andasse a riprendere la dichiarazione di voto di FdI scoprirebbe che noi fummo molto critici nei confronti del condono su Ischia inserito nel decreto sul ponte Morandi. È agli atti. Così come sono agli atti le critiche a tutte quelle norme che con Genova non c’entravano assolutamente. Votammo in ogni caso il provvedimento perché la priorità era dare risposte a una città che affrontava un’emergenza senza precedenti».

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