Dalla prossima edizione dell’Eurovision potranno votare anche i paesi non partecipanti e nelle semifinali non ci saranno più le giurie

Il gruppo ucraino Kalush Orchestra, vincitore dell'ultima edizione (Giorgio Perottino/Getty Images)
Il gruppo ucraino Kalush Orchestra, vincitore dell'ultima edizione (Giorgio Perottino/Getty Images)

L’Unione europea di radiodiffusione (EBU), comitato organizzatore dell’Eurovision Song Contest, il più importante e seguito concorso musicale europeo, ha annunciato alcune modifiche al meccanismo di voto della prossima edizione. Innanzitutto per la prima volta anche i telespettatori dei paesi non partecipanti potranno votare le loro canzoni preferite, sia nelle semifinali che in finale: i loro voti verranno sommati e convertiti in punti che avranno lo stesso peso di un singolo paese partecipante (ci sarà insomma il voto del “resto del mondo”). L’obiettivo è rendere l’Eurovision una competizione sempre più popolare.

Inoltre l’EBU ha deciso che nel corso delle due semifinali i paesi finalisti saranno decisi esclusivamente in base al televoto, invece che in base a una combinazione di giuria e voto del pubblico. Questa decisione è stata presa dopo che nell’edizione dello scorso anno era emerso che i giurati di sei paesi – Azerbaijan, Georgia, Montenegro, Polonia, Romania e San Marino – si erano accordati per votarsi a vicenda. Il voto delle giurie resterà invece nella finale, combinato con il televoto.

La prossima edizione dell’Eurovision si svolgerà tra il 9 e il 13 maggio del 2023 a Liverpool, nel Regno Unito. Il paese ospitante della prossima edizione avrebbe dovuto essere l’Ucraina, visto che l’ultima edizione era stata vinta dal gruppo ucraino Kalush Orchestra. Ma lo scorso luglio l’EBU aveva detto che mancavano le condizioni di sicurezza per tenere l’Eurovision in territorio ucraino, a causa della guerra in corso. Al posto dell’Ucraina era stato quindi scelto il Regno Unito, dato che al secondo posto era arrivato il cantante britannico Sam Ryder.