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  • Martedì 22 novembre 2022

Il discorso della direttrice di Rai Sport sui Mondiali in Qatar e sul perché trasmetterli

«Decidere non è stato facile, poi ci siamo detti che il Mondiale è di tutti, e non di pochi privilegiati»

(Rai Sport)
(Rai Sport)

Lunedì sera è andata in onda su Rai 1 la prima puntata del Circolo dei Mondiali, il programma di approfondimento con cui la Rai commenterà le giornate dei Mondiali di calcio in Qatar con vari ospiti al termine delle partite serali. All’inizio della prima puntata, la direttrice di Rai Sport Alessandra De Stefano ha introdotto il programma con un discorso in cui ha parlato di questi Mondiali, i più criticati di sempre, e della decisione presa dalla Rai di mantenere i diritti di trasmissione in esclusiva.

«Questo Mondiale non si sarebbe dovuto giocare. O meglio non si doveva assegnare al Qatar, che si è offerto allo sport più bello del mondo calpestando i diritti umani, corrompendo, imbrogliando, grazie alla complicità dei signori del football, che glielo hanno venduto nel 2010. Gli stessi che all’inizio volevano che si giocasse un Mondiale in estate, nel deserto, pensate un po’: una cosa impossibile, eppure tutto ha un prezzo. A proposito di cifre, nelle casse della FIFA questo evento planetario porterà 5 miliardi e mezzo di dollari.

Quindi, quando il sogno di andare ai Mondiali da campioni d’Europa è sfumato, noi ci siamo interrogati sul senso di questo Mondiale senza l’Italia. Aveva senso fare la trasmissione? Aveva senso tenerlo in esclusiva? Decidere non è stato facile, poi ci siamo detti che il Mondiale è di tutti, e non di qualche privilegiato, così come lo sono le Olimpiadi, le Paralimpiadi, e non solo questi, ma i tanti eventi sportivi che la Rai da sempre porta nelle nostre case, perché questa è la nobiltà del servizio pubblico, questa è l’essenza della Rai».

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