In Perù ci sono state nuove proteste per chiedere le dimissioni del presidente Pedro Castillo

Una manifestante a Lima, con in mano un cartello che dice «via Castillo» (AP Photo/Guadalupe Pardo)
Una manifestante a Lima, con in mano un cartello che dice «via Castillo» (AP Photo/Guadalupe Pardo)

Domenica centinaia di persone si sono riunite a Lima, la capitale del Perù, per protestare contro il governo del presidente Pedro Castillo e chiederne le dimissioni. Ci sono stati scontri anche piuttosto violenti con gli agenti della polizia, che hanno usato il gas lacrimogeno per disperdere la folla mentre tentava di rimuovere le barricate poste a protezione del palazzo del governo.

Castillo, un ex insegnante di sinistra di ispirazione marxista, è presidente dal luglio del 2021 e nell’ultimo anno contro di lui ci sono state diverse proteste popolari, legate all’aumento dei prezzi del carburante, dei beni di prima necessità e dei fertilizzanti. Le più grosse e violente si erano tenute lo scorso aprile, quando negli scontri con la polizia c’erano stati diversi morti e feriti.

Il recente aumento dei prezzi si deve in parte alla guerra in Ucraina, ma si è sommato a una situazione economica già difficile a causa della pandemia da coronavirus. Da quando è al governo, Castillo ha già dovuto affrontare diversi scandali e due tentativi di impeachment: l’opposizione di destra sta cercando di avviarne un terzo, ma in teoria non ha i voti necessari per portarlo a termine.