Una petroliera è stata colpita da un possibile attacco con un drone al largo delle coste dell’Oman

(AP Photo/Jon Gambrell)
(AP Photo/Jon Gambrell)

Nella notte fra martedì e mercoledì una petroliera di una compagnia di Singapore di proprietà di un imprenditore israeliano è stata colpita da un possibile attacco con un drone non lontano dalle coste dell’Oman, dove a luglio del 2021 in un incidente simile erano stati uccisi due membri dell’equipaggio di una petroliera israeliana. All’epoca i paesi occidentali attribuirono con discreta certezza la responsabilità dell’attacco all’Iran, che da anni si comporta in maniera piuttosto aggressiva con alcune navi che transitano nella regione.

La compagnia che possiede la nave, la Eastern Pacific Shipping, ha fatto sapere che la nave è stata colpita da un oggetto che non ha identificato mentre si trovava a circa 240 chilometri dalle coste dell’Oman: non ci sono feriti e la nave ha subito soltanto danni lievi. Il Wall Street Journal scrive che secondo sue fonti l’attacco è stato compiuto da un drone e che la responsabilità potrebbe essere dell’Iran, come nell’attacco dell’anno scorso.

Le accuse non sono ancora state ufficializzate ma non sarebbe la prima volta che l’Iran – che affaccia sullo stesso tratto di mare dell’Oman – viene accusato di compiere attacchi a petroliere in quelle zone. Nel 2021 respinse ogni accusa di coinvolgimento nell’attacco, che però secondo diverse ricostruzioni fu compiuto usando droni Shahed-136, gli stessi che nelle scorse settimane l’Iran ha fornito alla Russia e che l’esercito russo impiega nella guerra in Ucraina.

Tag: iran-oman