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  • Venerdì 11 novembre 2022

Tutto quello che c’è da dire su un massacro

Lo dicono gli uccelli, raccontava Kurt Vonnegut, che nacque 100 anni fa

Kurt Vonnegut durante la visita a un ex rifugio antiaereo di Dresda, il 7 ottobre 1998 (AP Photo/Matthias Rietschel)
Kurt Vonnegut durante la visita a un ex rifugio antiaereo di Dresda, il 7 ottobre 1998 (AP Photo/Matthias Rietschel)

È così breve, confuso e stonato, caro Sam, perché non c’è nulla di intelligente da dire su un massacro. Si suppone che tutti siano morti, e non abbiano più niente da dire o da pretendere. Dopo un massacro tutto dovrebbe tacere, e infatti tutto tace, sempre, tranne gli uccelli.
E gli uccelli cosa dicono? Tutto quello che c’è da dire su un massacro, cose come “Puu-ti-uiit?”.

dal primo capitolo di Mattatoio N. 5 di Kurt Vonnegut

Sono passati 100 anni dalla nascita di Kurt Vonnegut, lo scrittore statunitense morto nel 2007, che nella sua carriera scrisse di cose terribili come il bombardamento di Dresda usando l’umorismo e una razionalità gentile, per cui fu sempre molto apprezzato. Il suo libro più noto è probabilmente Mattatoio N. 5, un romanzo in cui l’autobiografia si mescola alla fantascienza: racconta di un uomo americano, Billy Pilgrim, che, come Vonnegut, combatté in Europa durante la Seconda guerra mondiale, e si trovò a Dresda durante il bombardamento, ma ha anche la capacità di viaggiare nel tempo. “Puu-ti-uiit?” è anche il modo in cui finisce il romanzo.

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