Elly Schlein ha fatto capire che vuole candidarsi alla segreteria del PD

La deputata ed ex vicepresidente dell'Emilia-Romagna ha detto che le interessa «aderire a questo percorso costituente» del partito

Elly Schlein durante la campagna elettorale del PD per le ultime elezioni politiche
(ANSA/FABIO FRUSTACI)
Elly Schlein durante la campagna elettorale del PD per le ultime elezioni politiche (ANSA/FABIO FRUSTACI)

Venerdì pomeriggio la deputata ed ex vicepresidente dell’Emilia-Romagna Elly Schlein ha fatto una diretta video per parlare del suo ruolo nel futuro del Partito Democratico, che sta attraversando una grossa fase di ricostruzione dopo la netta sconfitta alle elezioni politiche dello scorso 25 settembre. Schlein ha detto di voler «aderire a questo percorso costituente» e di fatto ha anticipato una sua candidatura alle possibili primarie che eleggeranno il nuovo segretario o la nuova segretaria del PD, anche se non si è candidata ufficialmente. Per il momento Schlein si è limitata a far capire che potrebbe farlo, se il partito sarà unito e se lei avrà un ampio sostegno:

O è una sfida plurale e collettiva o non realizzerà il cambiamento che in questo momento ci serve per risalire. Quindi io aderisco con grande piacere per portare anche io una parte di contributo, ma non facendolo da sola, facendolo insieme a tanti altri e altre.

 

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Schlein non fa parte del PD da alcuni anni, ma nell’ultimo periodo si è parlato con una certa insistenza di lei come possibile candidata alla segreteria del partito, dal momento che sembra essere apprezzata da una parte dell’elettorato e che ha un certo sostegno anche all’interno del partito, a partire dal segretario uscente Enrico Letta. Molti la ritengono la figura ideale per una fase di ricostruzione dei consenti anche perché ha un profilo diversissimo da tutti gli attuali dirigenti e volti noti del partito, che hanno prodotto i risultati deludenti degli ultimi anni.

Finora, dalle elezioni in poi, Schlein non aveva mai parlato pubblicamente della sua posizione nei confronti del PD, nonostante molti suoi sostenitori le avessero chiesto di candidarsi alla segreteria. Si aspettava che fosse lei stessa a chiarirla, smentendo o confermando una sua possibile candidatura alle primarie. Il fatto che abbia detto che parteciperà al congresso del PD, cioè il percorso che porterà infine ad avere due candidati alle primarie per la segreteria, è già un’indicazione del fatto che la possibilità della sua candidatura è molto concreta. Ma che vuole aspettare di capire come si svolgerà, e se effettivamente ci saranno le primarie.

Poi ha fatto capire di essere consapevole che c’è una certa attesa su di lei («ho visto anche il mio nome circolare»), ma ha detto abbastanza chiaramente che non è ancora il momento di ufficializzare una candidatura: «Finora non ho voluto alimentare un dibattito che è molto, troppo schiacciato sui nomi del dopo. Perché qui serve un processo collettivo, plurale e molto più profondo per cambiare davvero».

In questo senso, Schlein ha sottolineato come secondo lei il PD debba contrapporsi alla coalizione di destra proponendo un modello diverso alla guida del partito: «Il modello sbagliato dell’uomo solo al comando non si risolve neanche con la donna sola al comando. Lo stiamo purtroppo amaramente scoprendo sulla pelle del paese».