La Commissione Europea ha proposto di cambiare il Patto di stabilità e le regole di bilancio

Il commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni (Anna Moneymaker/Getty Images)
Il commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni (Anna Moneymaker/Getty Images)

Dopo mesi di negoziato informale con i paesi membri, la Commissione Europea ha presentato le linee guida per una possibile riforma del “Patto di Stabilità e Crescita”, quell’insieme di regole per coordinare le politiche economiche degli stati membri dell’Unione Europea, che devono cercare di tenere il bilancio pubblico in ordine, senza far troppo ricorso al debito.

Le vecchie regole negli anni erano state criticate da diversi paesi per la loro rigidità ed erano state sospese a causa della pandemia, per dare modo agli stati di spendere miliardi di euro in aiuti a famiglie e imprese senza troppi problemi e vincoli burocratici sul debito.

Da mesi quindi in sede europea si discute su come riformare il Patto, per renderlo al passo coi tempi e non tornare alle rigidità che troppo spesso avevano comportato notevoli tensioni tra alcuni stati membri (tra cui l’Italia, fortemente indebitata) e la Commissione Europea, che chiedeva una gestione prudente dei conti pubblici e un impegno di riduzione del debito pubblico.

Le linee guida proposte oggi, che andranno discusse con i paesi membri e poi tradotte in proposte legislative concrete, hanno l’obiettivo di rendere il Patto più facile da rispettare e da far rispettare, dopo che per anni molte delle sue regole sono state di fatto ignorate, come quella che obbligava i paesi con alto debito pubblico a ridurre la parte in eccesso di un ventesimo all’anno. A regime, la Commissione dovrebbe indicare un piano quadriennale di aggiustamento del debito e gli stati dovranno negoziare le modalità con cui perseguirlo. Se le regole non saranno rispettate, i finanziamenti europei potrebbero venire sospesi.