In Italia a ottobre i prezzi sono aumentati dell’11,9 per cento rispetto a un anno fa

(Spencer Platt/Getty Images)
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Mentre negli scorsi mesi in Italia l’inflazione era rimasta sotto la media europea del 10 per cento, a ottobre i prezzi sono aumentati dell’11,9 per cento su base annua, in accelerazione rispetto all’8,9 per cento di settembre, secondo l’Istat. Questo significa in media che se a ottobre 2021 un bene costava 100 euro, oggi ne costa 111,9. Si tratta dell’aumento più alto dal 1984. I prezzi continuano a essere tenuti alti dai costi dell’energia, che crescono del 73,2 per cento, in forte accelerazione rispetto alla crescita di settembre del 44,5 per cento. In misura seppur minore contribuiscono alla notevole inflazione anche i prezzi dei beni alimentari, che crescono del 13,1 per cento.

Al netto di questi effetti, l’inflazione però sembra ormai radicata nell’economia: l’inflazione di fondo, ossia quella al netto dei beni energetici e alimentari, considerati i più volatili e imprevedibili, è aumentata dal 5 al 5,3 per cento.

Sono cresciuti notevolmente i prezzi del cosiddetto “carrello della spesa”, ossia dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, con aumenti del 12,7 per cento. Sono i beni a cui destinano una quota maggiore del proprio reddito le famiglie più povere, il che rende più iniquo il fenomeno dell’inflazione.