Come vestirsi col riscaldamento basso

Soluzioni per non soffrire il freddo quest'inverno, a casa e in ufficio, come chiesto da una lettrice alla redazione di Consumismi

Una scena di Friends
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In-box è la rubrica mensile in cui la redazione di Consumismi risponde alle domande più interessanti ricevute via mail da lettrici e lettori in cerca di acquisti validi, regali inaspettati e occasioni di risparmio. Si chiama In-box come la casella delle mail che riceviamo da voi, ma col trattino perché le cose di cui parliamo arrivano spesso dentro una scatola.

Hai un quesito consumistico a cui non riesci a dare risposta? Manda una mail a consumismi@ilpost.it.

Cosa indossare quest’inverno, quando dovremo tenere il riscaldamento più basso degli altri anni? Cosa a casa, in ufficio, a cena a casa di amici? Grazie.

A.

Cara A., grazie della domanda: da quando è stato annunciato il piano per ridurre il consumo di gas in Italia, infatti, anche nella redazione del Post, soprattutto tra le persone più freddolose, si è discusso spesso di quali soluzioni potrebbero tornare utili per non soffrire troppo nelle case o nei luoghi di lavoro. Quest’anno infatti il riscaldamento sarà acceso più tardi e con limitazioni orarie più stringenti degli anni passati, e sarà probabile che molti lo terranno volutamente più basso per via dei costi ingenti. Soprattutto per chi fa lavori in cui sta fermo molte ore davanti al computer, a casa o in ufficio, potrebbe essere utile pensare a un nuovo modo di vestirsi.

Partendo dal presupposto che vestirsi a cipolla – cioè a strati – è sempre una buona idea, in tutte le occasioni menzionate da A. una cosa importante da fare è tenere conto dei tessuti dell’abbigliamento che scegliamo, considerando che può fare una grossa differenza sceglierne uno al posto di un altro. E questo discorso vale a maggior ragione per il primo strato di vestiti, quello che sta più vicino al corpo e a contatto con la pelle.

– Leggi anche: Cose da sapere e da indossare per resistere al freddo

La lana merino, ad esempio, ha varie proprietà che la rendono particolarmente adatta per chi vuole stare al caldo e allo stesso tempo comodo, magari in giornate in cui esce la mattina e torna a casa la sera tardi. Infatti è molto traspirante, aiuta il corpo a regolare la temperatura, fa sudare poco e non puzza, cosa che non si può dire delle maglie termiche sintetiche più economiche. Lo conferma una redattrice che usa da tempo maglie termiche al 100 per cento di lana merino a maniche lunghe: attualmente sul sito di Decathlon costano 45 euro. Dice che non costano poco ma che sono morbide a contatto con la pelle e abbastanza sottili da essere indossate senza dare nell’occhio sotto un maglione.

Gli indumenti in cotone invece sono poco consigliati come primo strato per il freddo, perché assorbono l’umidità e quindi risultano freddi e pesanti quando stanno vicino alla pelle.

Anche il maglione da metterci sopra andrebbe scelto in base al tessuto: si può raddoppiare gli strati di lana oppure, se per motivi di lavoro o mondani cercate qualcosa di più elegante, optare per il cashmere che costa di più ma tiene caldi ed è sempre bello da vedere. Un marchio italiano, provato dalla redazione, che fa maglie di entrambi i tessuti è Rifò Lab. Si può dare un’occhiata anche al sito di Artknit Studios, un’azienda di Biella nata nel 2018 che ha come fornitori diversi laboratori artigianali italiani. I loro maglioni si trovano anche su Yoox, dove sono spesso scontati, come questo arancio in lana a 125 euro o questo dolcevita in cashmere a 185 euro. Un altro marchio italiano di buona qualità è Falconeri, specializzato in capi in cashmere e con prezzi non eccessivamente alti.

Per spendere meno, si può dare un’occhiata all’abbigliamento termico di Uniqlo, fatto con un tessuto che si chiama Heattech, che ha una particolare tecnologia in grado di aiutare a regolare la temperatura corporea: sfrutta infatti l’umidità del corpo per ridurre la dispersione di calore. Ci sono tre livelli di pesantezza: Heattech, Heattech extra e Heattech ultra. Di Heattech si trovano anche leggings, canotte, sciarpe e intimo. Sempre di Uniqlo, una redattrice ha regalato ai suoi famigliari e usa da un paio d’anni un maglione 100% cashmere simile a questo modello che costa 130 euro ed è disponibile in diversi colori: le piace che sia sottile ma non troppo, e dice che si è mantenuto bene nel tempo.

Il denim, cioè il tessuto di cui sono fatti i jeans, è tra i più sconsigliati per chi vuole stare al caldo: chi però non vuole rinunciarci, può considerare di mettere sotto un paio di calze lunghe in cashmere o lana (controllando sempre la percentuale in cui i materiali sono presenti). Per esempio queste di Calzedonia (6 euro) sono lunghe e composte al 56% di lana. Molti consigliano di usare anche calze termiche, che hanno il pregio di essere pensate apposta per tenere caldo e sono adatte ad attività sportive come il trekking, ma perdono in bellezza. Su Amazon hanno ottime recensioni queste del marchio Danish Endurance con lana merino (una confezione da tre costa 28 euro).

Un altro consiglio che danno molti esperti è quello di non usare scarpe o scarponcini troppo stretti con calze troppo spesse, perché questo riduce il flusso di sangue e quindi il riscaldamento naturale del corpo. Inoltre, avere un po’ di vuoto attorno al piede aiuta a isolarlo dalla temperatura esterna. In generale quindi, anche se può sembrare controintuitivo, meglio rinunciare alle doppie calze e, se dovete comprare un paio di scarpe invernali e siete in dubbio sulla taglia, meglio un numero in più che uno in meno.

In commercio si trovano anche diversi scaldapiedi monouso: sono sacchetti sottili, con le dimensioni e la forma di mezza soletta, che vanno scartati, agitati e dopo qualche minuto cominciano a scaldarsi. Sono adesivi, quindi si possono inserire nelle scarpe prima di indossarle e poi camminarci senza che si spostino o diano fastidio. Rimangono caldi per ore ma funzionano meglio se si è in movimento. Su Amazon questa confezione da 5 pezzi costa 12 euro.

Per stare in casa negli anni abbiamo consigliato diversi modelli di ciabatte per chi vuole avere i piedi caldi. Le Thermoball di North Face (da uomo e da donna costano 55 euro) sono fatte come una giacca imbottita: sono chiuse dietro e hanno la suola in gomma antiscivolo che va bene per stare in casa ma anche sul balcone, sulle scale, o addirittura per arrivare all’edicola sotto casa o alla panetteria all’angolo.

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Per chi non apprezza l’estetica del piumino, ma preferisce quella del montone col pelo, ci sono le scuffette di Ugg, il marchio dei popolari stivali imbottiti australiani. Sul sito di Ugg costano 110 euro, ma qualche modello si trova anche su Amazon a un po’ meno. Ultimamente si è parlato della moda dei sabot modello Boston di Birkenstock: chi li usa dice che si possono usare con soddisfazione anche coi calzini quando fa freddo, ma se non vi convince ci sono anche quelli con pelliccia d’agnello all’interno (185 euro).

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Nel caso accennato da A. in cui si abbiano ospiti a cena, si può anche considerare di dare ai propri ospiti delle copertine, come si fa nelle sere di mezza stagione nei locali che hanno tavolini all’esterno. Anche in questo caso la lana merino è un’ottima idea. Queste e queste sono di lana merino e costano sugli 80 euro, ma si può puntare a una calorosa accoglienza anche a prezzi più contenuti: da Ikea ci sono plaid da mettere sulle gambe a una manciata di euro.

Ci sono anche alcuni espedienti per rendere il momento conviviale più caldo, ad esempio cucinare cibi caldi come zuppe e vellutate.

Passando a soluzioni più specifiche per l’ufficio, va detto che nella redazione del Post non ci sono obblighi di dress code, nonostante una certa diffidenza di alcuni redattori nei confronti delle braghette nel periodo estivo. Come in molti uffici però siamo abituati alla differenza di termoregolazione di redattori e redattrici, e ai rimedi che ciascuno adotta per ottenere la sua temperatura ideale. Non è quindi insolito vedere persone avvolte in coperte o con cappelli di lana in testa: tutte soluzioni che, ci rendiamo conto, non sono applicabili a luoghi di lavoro più formali. Oltre a quanto detto prima sull’abbigliamento e a consigliare un frequente ricorso alle bevande calde, forse i guanti senza dita potrebbero essere un compromesso più discreto per chi soffre il freddo alle mani: su Amazon questi semplici neri costano 8 euro, o questi di Massimo Dutti più lanosi su Zalando costano 40 euro.

Un’altra cosa che si può fare è portarsi una sciarpa grande abbastanza da poter essere trasformata in una specie di mantellina: oltre a guardare sui siti dei marchi menzionati finora, si può cercare da H&M, dove è in vendita questa sciarpa misto lana e cashmere a 60 euro, o considerare questo scialle-mantellina di Cos in lana a 100 euro, ma anche questa sciarpa oversize in lana e mohair a 90 euro.

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Disclaimer: con alcuni dei siti linkati nella sezione Consumismi il Post ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi. Ma potete anche cercare le stesse cose su Google. Se invece volete saperne di più di questi link, qui c’è una spiegazione lunga.