Il West Virginia ha approvato una nuova legge statale che rende illegale l’aborto

La direttrice del Women's Health Center of West Virginia, Katie Quiñonez (AP Photo/Chris Jackson, File)
La direttrice del Women's Health Center of West Virginia, Katie Quiñonez (AP Photo/Chris Jackson, File)

Il West Virginia ha approvato una legge statale che rende illegale l’aborto: è il secondo stato degli Stati Uniti a redigere, discutere e approvare una nuova legge che limita l’accesso all’interruzione di gravidanza dopo che lo scorso 24 giugno la Corte Suprema degli Stati Uniti aveva ribaltato la sentenza del 1973 conosciuta come “Roe v. Wade”, che garantiva il diritto all’aborto a livello federale.

La legge, firmata venerdì dal governatore repubblicano Jim Justice, rende illegale l’aborto in tutte le fasi della gravidanza, è entrata immediatamente in vigore. Le sanzioni penali invece entreranno in vigore fra 90 giorni.

Il divieto prevede alcune eccezioni: le interruzioni di gravidanza saranno possibili solo in caso di emergenze mediche e in casi di stupro o incesto, fino all’ottava settimana di gravidanza per le donne adulte e fino alla quattordicesima settimana di gravidanza per le minorenni. Le vittime di stupro dovranno sporgere denuncia almeno 48 ore prima dell’intervento. Le minorenni potranno denunciare lo stupro alla polizia o a un medico, che dovrà poi informare la polizia.

La legge prevede infine che tutti gli aborti siano effettuati da un medico all’interno di una struttura ospedaliera: due parlamentari repubblicani hanno detto che questa disposizione è stata pensata specificamente per bloccare l’attività del Women’s Health Center, una clinica che garantiva l’accesso alle interruzioni di gravidanza dal 1976, ed era l’unica clinica dello stato a praticarle. Chi fornirà il servizio illegalmente rischierà 10 anni di carcere.