È stata respinta la causa intentata dall’uomo che da neonato comparve sulla copertina di “Nevermind” dei Nirvana

La copertina del disco dei Nirvana “Nevermind”, uscito nel 1991
La copertina del disco dei Nirvana “Nevermind”, uscito nel 1991

Un giudice degli Stati Uniti ha respinto la causa che un uomo di Los Angeles, Spencer Elden, aveva intentato contro i Nirvana, accusando la band di averlo sfruttato per l’immagine di copertina del celebre album Nevermind, uscito nel 1991. Elden, che oggi ha 31 anni, comparve nella copertina del disco quando aveva pochi mesi: nell’immagine è un neonato che nuota in una piscina verso una banconota appesa a un amo, è completamente nudo e con i genitali visibili. L’accusa sosteneva che la copertina potesse essere considerata un abuso sessuale su minore.

Elden aveva presentato la causa già ad agosto del 2021, sostenendo che il fatto di essere diventato famoso per quell’immagine gli avesse causato disagi e perdite economiche fino all’età adulta. La causa era stata inizialmente archiviata, ma era poi stata ripresentata a gennaio di quest’anno: Elden aveva sostenuto che nel 1991 non fosse in grado di dare il consenso per quella foto e aveva chiesto un risarcimento di 150mila dollari. Il giudice ha respinto la richiesta, spiegando che per i termini di legge è passato troppo tempo per affermare di essere stato sfruttato. In passato Elden aveva accettato di ricreare la posa della copertina in diverse occasioni, per celebrare vari anniversari del disco.

Nevermind fu pubblicato nel settembre del 1991 dalla Geffen Records e diventò il disco più famoso dei Nirvana, la band di Kurt Cobain, morto suicida nel 1994. Prima di quel disco, la band non era ancora molto famosa, e i genitori di Elden furono pagati 200 dollari per la foto che lo ritraeva sulla copertina.